Comunicato Stampa n. 278 del 21 maggio 2004
Piano spiagge, al via la rivisitazione. Intanto Carrello ringrazia Confcommercio
Il Piano di utilizzo delle spiagge di Capo d’Orlando sarà rivisitato. Lo ha deciso il sindaco Massimo Carrello che per il prossimo martedì 25 maggio ha convocato l’architetto Salvatore Sidoti, progettista del precedente Piano. Il progetto, risalente al 1997 e approvato dal Consiglio comunale dell’epoca, è di fatto superato a causa del mutamento dello stato dei luoghi, determinato soprattutto da fenomeni erosivi. Per una serie di incidenti burocratici, l’attuale Piano spiagge non è stato ratificato dalla Regione ma ad esso si è fatto comunque riferimento in questi anni per la gestione del litorale orlandino e il rilascio di nulla osta per l’utilizzo stagionale da parte dei privati. «Insieme all’architetto Sidoti - dice il sindaco Carrello - vogliamo stabilire quelle che sono le problematiche da affrontare per la rielaborazione del Piano spiagge. Questo è uno strumento indispensabile per poter utilizzare al meglio il nostro litorale, soprattutto sotto l’aspetto delle concessioni demaniali ai privati, ma anche per offrire servizi di qualità ai bagnanti che scelgono Capo d’Orlando. Per questo motivo, dopo aver incontrato il progettista - aggiunge il primo cittadino di Capo d’Orlando - avvieremo immediatamente l’iter per l’approvazione del nuovo Piano di utilizzo delle spiagge. E’ chiaro che nell’elaborazione del Piano terremo in grande considerazione le indicazioni che ci verranno dal Consiglio comunale e in particolare dal gruppo di maggioranza». A proposito delle concessioni demaniali per la realizzazione di lidi attrezzati, intanto, il sindaco Massimo Carrello esprime grande apprezzamento per la posizione assunta dall’Unione generale commercianti - Confcommercio provinciale, attraverso il direttore Roberto Corona. “Se i lidi svolgeranno la missione tipica che consiste nel fornire i loro servizi per la balneazione o comunque il tempo libero sulla spiaggia - si legge nella nota della Confcommercio - ciò rientrerà nella norma, anche quando, se provvisti di regolare autorizzazione amministrativa e sanitaria, daranno la possibilità ai loro clienti di sorbire gelati, dissetarsi con bevande imbottigliate ed eventualmente gustare qualche panino preconfezionato; oppure, se in possesso dei requisiti che la legge prevede, offrissero servizi di ristorazione, bar e intrattenimento musicale. Diversa dovrebbe essere la nostra posizione, e quella delle Autorità preposte al controllo del territorio - continua la nota - nel caso che si accettasse per tutti i lidi un ruolo diverso e forse improprio, ovverosia quello di luoghi di intrattenimento, in cui le attività di ristorazione, bar, musica e ballo, fossero prevalenti, ed in assenza delle apposite autorizzazione, rispetto alle attività a servizio della balneazione”. Secondo il direttore Corona, ciò “non va interpretato come un’azione di contrasto nei confronti dei lidi e della possibilità di ampliare la loro attività, che è auspicabile”, ma solo l’invito al rispetto dei parametri previsti nella normativa di riferimento. La Confcommercio ricorda altresì che “i lidi estivi che rispettano le regole assumono anche se stagionalmente personale qualificato, e danno il loro apporto all’economia del territorio, svolgendo un ruolo di grande importanza come completamento dei servizi turistici che vengono offerti dalle strutture alberghiere ed extra alberghiere del territorio”. Secondo il sindaco Carrello «si tratta di una posizione pienamente condivisibile, prima ancora che coincidente con l’idea e il messaggio che l’Amministrazione comunale orlandina ha cercato di esprimere finora. La presenza dei lidi, come afferma la stessa Confcommercio, che ne auspica addirittura un ampliamento dell’attività - continua Carrello - non rappresenta quindi, come da alcuni sostenuto, un problema di concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori commerciali, ma solo un indispensabile completamento dell’offerta turistica e dei servizi. E’ tuttavia certo, però, che vigileremo con attenzione affinché nessuno abusi della concessione ricevuta, dando vita ad attività improprie e inconciliabili. Aggiungerei - conclude Massimo Carrello - che i lidi rappresentano anche un utile presidio contro le aggressioni all’ambiente, che per me rappresenta il bene primario sul quale scommettere per il futuro di Capo d’Orlando».
L’Ufficio Stampa
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