Comunicato Stampa n. 311 del 30 maggio 2004
Un tripudio per nonna Natala
Centinaia di baci e di auguri per i cento anni di nonna Natala Bonfiglio. Non solo quelli delle tre figlie presenti alla festa, così come i 13 nipoti e i 25 pronipoti, ma anche quelli dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Capo d’Orlando, Edda Triscari, che ha consegnato a nonna Natala, anche a nome del sindaco Massimo Carrello, una targa e un cesto con 100 rose. In casa della figlia Maria, a Malvicino, dove si sono svolti i festeggiamenti, oltre ad un numero incredibile di bambini e giovani, sono arrivati in tanti anche da Sinagra, paese d’origine di Natala Bonfiglio, nata il 28 maggio 1904. «Lei che non ha conosciuto la mamma, è stata la mamma più grande di tutta la nostra contrada», ha ricordato uno di loro. Rustici, salatini, pasticcini ed ovviamente una torta enorme, con il numero 100 in grande evidenza, hanno fatto poi la felicità dei palati. A spegnere la candelina è stata proprio nonna Natala, circondata dall’affetto delle tre figlie. Un quarto figlio, emigrato in Australia, non è potuto arrivare per motivi di salute, mentre altri due figli di nonna Natala purtroppo non ci sono più: uno è morto a soli 18 anni, nel 1943, ucciso da una bomba, l’altro nel 1980. E il pensiero di quei due figli perduti è ancora un tormento per nonna Natala, che quando ne parla non trattiene le lacrime. Non è stata facile la sua vita: a 16 mesi ha perso la mamma ed è vissuta in casa della madrina di battesimo; a soli 18 anni, nel gennaio 1922, ha sposato Santo Pullella di 12 anni più grande di lei, ma il loro è stato un grande amore dal quale sono nati sei figli. Il duro lavoro nei campi e le due guerre hanno segnato la vita di Natala Bonfiglio, ma nulla è riuscito a piegare la sua ferrea volontà, ad annullare i suoi sentimenti di amore per la famiglia e per i vicini. Auguri nonna Natala, perché il tuo secolo di vita sia solo il primo di tanti altri traguardi.
L’Ufficio Stampa
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