Gli “itinerari religiosi” e i “luoghi della memoria”
La preoccupazione espressa da parte del cittadino di Capo d’Orlando per la demolizione dei ruderi della “Chiesa rurale” d’epoca Bizantina, ha causato giusta indignazione tra gli orlandini. Sono stati distrutti secoli di storia, sono stati abbattuti possibili musei di grande valenza turistica/culturale. Oggi a Capo d’Orlando non esistono più i Ruderi della Chiesa di “Runca” (santuario indigeno del V-VI secolo, in zona Salicò) e la Chiesa “vecchia” di S. Lucia, a loro posto troviamo rispettivamente una abitazione ed un deposito di attrezzi agricoli (in via Consolare Antica). Queste testimonianze storico-architettoniche sono state demolite senza alcun rispetto per la storia, per la religione e per la cultura giunta a noi attraverso i nostri padri e che noi abbiamo il dovere di trasmettere ai nostri figli. L’apprensione adesso è per tutti quei siti di grande valenza storico/culturale ancora presenti sul territorio di Capo d’Orlando (o di altri comuni), e che sono “destinati” a scomparire. Chiediamo all’amministrazione attuale: § L’applicazione dei Regolamenti edilizi e/o degli strumenti urbanistici di cui il comune orlandino è dotato; § di sensibilizzare verso la cultura del rispetto della nostra storia gli assessori preposti; § di istituire una commissione che svolga specifiche mansioni in materia di Cultura, Ambiente e Territorio. Negli anni sono state abbattute antiche “ville padronali, case contadine ed edilizia d’epoca di elevato pregio”. Grazie all’incuria ed al disinteresse generale, denunciamo lo stato di pietoso degrado di altre antichissime “architetture” che oggi rischiano di essere demolite come “chiese”, “ville padronali”, “vecchie Masserie”, “antiche Fontane”, “vecchie Senie” ed “architetture d’epoca” da sempre inserite e regolarmente segnalate dai redattori dei vari Strumenti Urbanistici (Piani Regolatori Generali), con i vincoli di legge. Sarebbe opportuno ripristinare e rendere fruibili tali siti per dar lustro alla nostra città, per creare posti di lavoro e per far girare l’economia di Capo d’Orlando anche in questo ambito. Abbiamo l’obbligo di valorizzare i centri di interesse storico/culturale come il Castello Bastione, Villa Piccolo, Villa Cangemi, Monte della Madonna, Castello d’Orlando, Torre Quadaranini, Edifico Termale della Villa Romana, le Cave del Mercadante ecc. afinché Capo d’Orlando diventi un centro di vari interessi per un Turismo che non sia fatto solo di spiaggia e lidi. In Sicilia il motto per pubblicizzare la nostra terra è: “Turismo e Cultura”, il motto di Capo d’Orlando NON può essere “Ruspa e Cemento” sopratutto nelle aree con vincolo idrogeologico. Fermiamo questa demolizione selvaggia che cancella per sempre la nostra storia, la nostra la religione e la nostra cultura. Facciamo crescere Capo d’Orlando!
Piero Di Maria segretario Verdi Orlandini
Pippo Librizzi resp. Verdi “Area dei Nebrodi”
Comunicato Stampa n° 24 Capo d’Orlando – 31 maggio 2004
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