Comunicato Stampa n. 338 del 5 giugno 2004
Approvata la variante al Piano regolatore del porto. Assente l’opposizione
Approvata la variante al Piano regolatore del porto di Capo d’Orlando, che abbandona definitivamente ogni ipotesi di ampliamento e lo configura come struttura turistica. Lo ha deciso il Consiglio comunale di Capo d’Orlando, su proposta del sindaco Massimo Carrello, al termine di una seduta tranquilla, conclusa però da un autentico colpo di scena dell’opposizione, che si è così attirata le critiche di tutti. Proprio nel momento in cui si stava per discutere di un tema di fondamentale importanza per il futuro di Capo d’Orlando, qual è il porto di San Gregorio, i consiglieri di minoranza, capitanati da Annalisa Germanà, hanno abbandonato l’aula per una protesta relativa peraltro al punto precedente. Il Consiglio è stato aperto dal presidente Filippo Lanza con la mozione presentata dai gruppi di minoranza, relativa alla revoca del parere positivo espresso dal sindaco sulla realizzazione dell’area di sosta attrezzata per camper e auto in località Bagnoli. In proposito, il sindaco Massimo Carrello ha chiarito che, in seguito al parere della Soprintendenza, che fissa in 150 metri le distanze dalla battigia e dall’area portuale, non si farà più il parcheggio per i camper, ma resterà quello per le auto, che sarà ovviamente a pagamento in quanto è previsto pure un servizio di custodia. Dopo oltre due ore di confronto, la mozione è stata però respinta con 7 voti a favore (l’opposizione) e 13 contrari (maggioranza e indipendenti). Il consigliere Aldo Sergio Leggio ha definito «assurdo» il progetto localizzato a San Gregorio; Annalisa Germanà si è detta contraria al parcheggio a pagamento «per evitare di scoraggiare chi usufruisce dei servizi che il porto riesce a fornire anche grazie agli investimenti di privati»; più moderato il consigliere Salvatore Letizia, che ha proposto al sindaco di chiedere alla ditta che gestirà il parcheggio di assicurare «un servizio reale anche nelle ore notturne, in modo da evitare il caos di auto parcheggiate sulla strada di San Gregorio». Le tesi dell’opposizione non hanno però convinto la maggioranza e soprattutto i consiglieri Salvatore Bongiorno e Massimiliano Fardella, che hanno ricordato il degrado in cui versa l’area posta dietro la Villa Bagnoli, nella quale non sarebbe neppure consentita la sosta perché zona demaniale. «Noi non siamo abituati a pagare i servizi - ha esclamato da parte sua Renato Oteri - ma chi viene da fuori è abituato a pagare anche i parcheggi». L’occasione è servita pure per fare il punto sui lidi, per i quali nessuno degli schieramenti si è detto contrario. Tutti - per primo il sindaco Carrello, che ha ricordato di aver già dato incarico all’architetto Salvatore Sidoti di rivedere il piano spiagge - hanno però riconosciuto l’esigenza di una maggiore regolamentazione per garantire anche chi vuole usufruire della spiaggia libera. Sulle attività connesse ai lidi balneari, si sono registrate invece una serie di prese di posizione: Aurelio Mirabelli si è stupito di come le strutture balneari possano ottenere l’autorizzazione sanitaria per attività di ristorazione, mentre ha contestato la musica ad alto volume fino alle 4 del mattino; Fernando Biscuso ha ribadito che lido è fruizione del mare dall’alba al tramonto, mentre le altre sono attività produttive da sottoporre a regolamentazione e licenza commerciale. «In base a quale strumento legislativo - ha poi chiesto il sindaco Massimo Carrello, che ha accolto di buon grado tutti i suggerimenti - noi oggi possiamo negare un nulla osta? Pensate - ha aggiunto - che l’Assessorato al territorio ha appena dato una concessione quadriennale per realizzare una pizzeria sulla spiaggia, malgrado il parere contrario formulato dal Comune di Capo d’Orlando. L’unica soluzione, e mi sono già impegnato in tal senso, è l’approvazione in tempi rapidissimi del nuovo piano spiagge». Respinta questa mozione della minoranza, il caso è esploso sull’altra, relativa alla richiesta di revoca della determina del sindaco per la nomina dei messi notificatori dell’Ausonia. Il consigliere Oteri ha chiesto un rinvio perché sulla vicenda ci sono due pareri tecnici contrastanti, ma l’opposizione ha ritenuto il rinvio «una mancanza di rispetto dei ruoli». Nessuna mediazione, tentata da Biscuso, è andata a buon fine, quindi il Consiglio ha approvato il rinvio alla prossima seduta con 12 voti a favore e 7 contrari. A quel punto, incredibilmente, l’opposizione ha lasciato l’aula per protesta, nonostante fosse arrivato il grande momento del porto. «Una giornata storica per Capo d’Orlando», l’ha definita il sindaco Carrello presentando la proposta di variante al Piano regolatore portuale approvato nel lontano 1971. Carrello ha inoltre ricordato che per anni si è parlato di porto turistico, ma che tale destinazione d’uso è stata ottenuta solo dalla sua Amministrazione nel settembre 2003. «Prima il porto era peschereccio - ha detto il sindaco - mi chiedo come facessero a chiedere finanziamenti per un porto turistico. Con questo Piano andiamo inoltre a limitare l’area portuale a quella attuale, perché vogliamo puntare al completamento. Se in tanti anni non si è mai trovato il finanziamento per completare la struttura, come si fa a parlare di ampliamento?». Il sindaco ha infine sottolineato che sull’attuale procedura, l’Amministrazione ha già incassato, in sede di conferenza dei servizi, il parere positivo di tutti gli enti interessati. Il consigliere Mirabelli ha denunciato «l’errore di procedura» che sarebbe stato commesso dalla precedente Amministrazione, passata «alla fase esecutiva del progetto senza aver mai avuto la destinazione d’uso del porto. Con questo errore - ha aggiunto - si è perso tempo prezioso per ottenere il finanziamento». Mirabelli ha espresso fiducia sull’arrivo del finanziamento entro dicembre, sia da Italia Navigando o da altre vie. Perentorio è stato invece il messaggio del consigliere Biscuso: «Mi auguro che si trovi la via perché Capo d’Orlando rimanga proprietaria del porto: occuperò l’aula consiliare se qualcuno ci speculerà sopra». Il Piano regolatore portuale è quindi passato con il voto dei 12 consiglieri di maggioranza.
L’Ufficio Stampa
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