Capo d’Orlando, 6 settembre 2004
Comunicato stampa
L’INUTILE E DEMAGOGICA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ALCARA NON RIAPRE LA CACCIA, MA UN ARGOMENTO ARCHIVIATO. LEGAMBIENTE NEBRODI: IL FUTURO PASSA PER LE POLITICHE IMPRONTATE ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE ED ALLA SOSTENIBILITA’.
Per quanto oggi la devolution sia un tema parecchio in voga, nessuna norma, neppure quella più desiderata da qualcuno, consente ad un Comune di aprire la caccia in territorio di Parco. Per questo la delibera del Consiglio Comunale di Alcara è poco più che una “sparata” demagogica, dettata dalla volontà di assecondare gli interessi di una ristretta categoria sociale in danno dell’interesse pubblico. Essa, però, riapre irresponsabilmente un argomento archiviato da tempo, alimenta con false aspettative le pretese di chi rivendica il diritto a distruggere importanti valori naturali del territorio, e quindi le sue prospettive di sviluppo, ripropone un modello di gestione delle risorse ambientali sconsiderato che tanti danni ha già prodotto nei Nebrodi e nello stesso Comune di Alcara li Fusi. E’ in questo territorio, infatti, che un’aquila reale è caduta sotto i colpi dei bracconieri, che un intero versante è scivolato verso valle a causa di pratiche agricole condotte con modalità insostenibili, di rapina, che si vuole fronteggiare il dissesto idrogeologico costruendo nuove strade nei fiumi o in ripidi versanti, che si pensa di attivare lo sviluppo economico con le fabbriche di acqua minerale o costruendo campi da golf. Ci auguriamo che l’inutile e demagogica uscita del Comune di Alcara rimanga un fatto isolato (che si commenta da sé) e che nei Nebrodi cresca e si affermi definitivamente quella sensibilità e quella cultura che hanno consentito di adottare politiche di sviluppo economico basate sulla valorizzazione delle risorse ambientali ed improntate a criteri di sostenibilità. Politiche che assumono il Parco ed i suoi valori come punto di forza ed elemento di coesione delle popolazioni. Ufficio Stampa
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