Comunicato Stampa n. 636 del 13 settembre 2004
Sicurezza sociale e vigile di quartiere a Capo d’Orlando, indagine della Polizia municipale
La Polizia municipale valuterà “lo stato della sicurezza a Capo d’Orlando”. Si tratta di un progetto obiettivo messo a punto dal comandante, Maria Teresa Castano, in vista dell’istituzione del “vigile di quartiere” voluto dall’Amministrazione comunale del sindaco Massimo Carrello. «Al fine di avviare ed istituzionalizzare il vigile di quartiere - spiega il comandante Castano - si rende necessario effettuare una lettura mirata del territorio orientando lo sguardo verso quei luoghi ritenuti maggiormente a rischio e cercando di individuare quei fattori che inducono percezioni di insicurezza nei nostri cittadini. Va tenuto presente, tuttavia, che spesso lo stato di insicurezza sociale non è dettato da dati oggettivi. I cittadini temono la cosiddetta criminalità di strada, predatoria, che aggredisce il patrimonio, movendosi sul territorio. Tale indagine - aggiunge Maria Teresa Castano - verrà condotta con il supporto di un questionario da somministrare ai residenti che ci permetterà di riprodurre una mappa sulla sicurezza percepita sul territorio orlandino». Sei le zone oggetto di osservazione: il centro urbano compreso fra via Libertà e via Gambitta Conforto; contrade San Gregorio e Scafa; contrade Certari, San Martino, Marcaudo e Catutè; contrada Forna e zona Piana compresa fra via Conforto e via Torrente Forno; la zona di Piana compresa fra via Forno e via Trassari; la zona di Piana compresa fra via Trassari e contrada Malvicino. Il questionario sarà somministrato ad un campione qualificato della popolazione, costituito da 10 cittadini ogni 1.000 residenti, i quali godranno del più assoluto anonimato. Sei unità di personale valuteranno quindi le osservazioni, che riguarderanno fra l’altro, come sottolinea il comandante Castano, «la composizione socio-abitativa, la dislocazione dei servizi di pubblico interesse e degli esercizi commerciali, eventuali aree sprovviste di alcuni servizi essenziali, luoghi di aggregazione informali e non strutturati, la rete stradale, i punti critici del territorio per quanto riguarda la sicurezza sociale e la legalità, elementi di forza e punti di debolezza rispetto alla percezione della sicurezza sociale e quant’altro ritenuto utile per l’indagine». Fra i quesiti contenuti nel questionario, alcuni riguardano la presenza in zona di soggetti particolarmente molesti o preoccupanti (ubriachi, spacciatori, vandali ed altro), il verificarsi di furti o altri reati, i suggerimenti sui fattori che indurrebbero i cittadini ad una maggiore sicurezza. Si chiede inoltre di indicare quali sono i fattori che preoccupano di più i cittadini, fra cui la piccola criminalità, la criminalità organizzata, la droga, l’immigrazione, le estorsioni e le violenze su donne e minori. «Il campione - conclude il comandante Castano - sarà composto da quei cittadini che per il loro ruolo sociale e professionale, carisma e personalità, sono punti di riferimento di più persone e possono ritenersi depositari di conoscenze dirette ed importanti sui temi sui quali oggi stiamo lavorando». I vigili di quartiere saranno inoltre dotati di una scheda di servizio nella quale vengono indicati, fra l’altro, le violazioni di legge riscontrate durante il servizio, segnalazioni di situazioni particolari e la priorità dell’intervento per rimuovere l’inconveniente.
Ufficio Stampa
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