Comunicato Stampa n. 653 del 20 settembre 2004
Niente auto nuove per i vigili, il comandante scrive lettera di protesta alla Fiat
La gara per l’acquisto di due auto Fiat per il Corpo della Polizia municipale va deserta e il comandante scrive una lettera di protesta alla Direzione generale della casa automobilistica torinese. Alla trattativa privata erano state invitate le concessionarie Fiat di Capo d’Orlando, S. Agata Militello, Barcellona, Taormina e Messina, per la fornitura di una Punto e di una Stilo partendo da una base d’asta di 32.450 euro. «L’importo della base d’asta - spiega Maria Teresa Castano, comandante della Polizia municipale di Capo d’Orlando - era stato da me calcolato sulla base di una ricerca di mercato svolta presso le stesse concessionarie. Non capisco il perché di questo atteggiamento in un momento in cui Fiat, come altre case automobilistiche, non attraversa un periodo certamente florido ed è costretta a scaricare gli effetti della crisi sulla pelle degli operai». Partendo da questa considerazione, il comandante Castano ha preso carta e penna ed ha indirizzato una ferma protesta direttamente ai vertici dell’azienda, a Torino. “Come rappresentante di una Istituzione pubblica di questo Paese, avendo a cuore le sorti dell’economia e del benessere nazionale, dal quale in primo luogo dipendono la qualità della vita e la sicurezza sociale - scrive fra l’altro Maria Teresa Castano - ho voluto rivolgermi a Fiat per l’acquisto di due autovetture da destinare al Corpo della Polizia municipale del Comune di Capo d’Orlando. Sarà pure la classica goccia nell’oceano, ma neppure tanto poca cosa da non meritare una risposta. Sulla base di un’indagine di mercato svolta fra gli stessi rivenditori legati al Vostro marchio, abbiamo fissato il prezzo base delle due vetture ed invitato tutte le Concessionarie Fiat della provincia di Messina a presentare offerte di vendita. Risultato: nessuna risposta. La gara è andata deserta - continua la lettera del comandante Castano - e la Polizia municipale dovrà fare a meno di mezzi indispensabili allo svolgimento delle molteplici attività d’istituto. Forse - lamenta Maria Teresa Castano - se ci fossimo rivolti subito ad una Casa straniera, peraltro molto presenti sul nostro territorio, avremmo già risolto il problema”. Secondo il comandante della Polizia municipale, non è questo “il modo migliore per superare i momenti difficili, né bastano buona volontà, alchimie di bilancio e ridondanti spot pubblicitari a cambiare la sostanza delle cose. A mio avviso - si legge nella lettera - servono piuttosto organizzazione e disponibilità”. E per concludere: “Oggi Fiat ha perso l’opportunità di vendere due vetture ad una Istituzione. Mi auguro che questo non sia il Vostro modus operandi abituale, altrimenti risulterebbe davvero arduo comprendere tutti quei rosari di giustificazioni davanti alla crisi che avanza”. «Non mi aspetto certo di ricevere chissà quale risposta - commenta il comandante Castano - ma ho ritenuto giusto informare la direzione della Fiat di quanto accaduto, perché ritengo sia un fatto abbastanza grave in un momento di crisi del mercato dell’auto e perché non posso accettare di vedere, anche nella nostra Sicilia, tante persone in cassa integrazione o licenziate perché Fiat dice di avere eccessi di produzione rispetto alle richieste di mercato». Attualmente il parco macchine dei vigili urbani orlandini è composto da una Fiat Uno del 1997 e da una Ford Fiesta del 2001, entrambe in condizioni non proprio ottimali. Troppo poco per garantire i nuovi servizi di vigilanza, soprattutto in materia ambientale, che portano spesso gli agenti a percorrere strade dissestate.
Ufficio Stampa
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