Comunicato Stampa n. 686 del 1 ottobre 2004
Un progetto del Comune di Capo d’Orlando per aiutare i malati terminali e le loro famiglie
“Oltre la luce” è il titolo del progetto proposto dall’assessore alla sanità, Cono Russo, ed approvato dalla Giunta del sindaco Massimo Carrello, che si propone di portare sostegno ed aiuto alle persone in fase terminale e alle loro famiglie. Un aiuto importante per quest’ultime è previsto anche durante il lutto. L’iniziativa, progettata dal funzionario Cettina Ventimiglia, avrà durata triennale, riguarda il territorio di Capo d’Orlando ed è stata sottoposta alla Regione per essere finanziata attraverso il Fondo nazionale delle politiche sociali, istituito con la legge 328 del 2000, per un importo di 294.000 euro. Il progetto mira in particolare a sviluppare lo studio, la promozione, l’organizzazione e l’attuazione prevalente attraverso il servizio volontario, delle forme di assistenza domiciliare dirette ad alleviare il dolore, a migliorare la qualità della vita e la situazione ambientale dei sofferenti. «E’ un servizio di notevole importanza - dice l’assessore Russo - soprattutto in una zona come la nostra, dove mancano strutture in grado di aiutare i pazienti che, purtroppo, sono ormai in fase terminale. Per la verità questa è una carenza che si registra in moltissime zone d’Italia, alla quale noi, nel nostro piccolo, abbiamo pensato di porre rimedio per quanto possibile. Le persone in fase terminale - aggiunge Russo - vivono una condizione particolare dell’esistenza, durante la quale è necessario il massimo supporto non solo medico ma anche psicologico ed umano. Anche le famiglie vivono questa fase sconfortate dal senso di impotenza davanti alla malattia - conclude l’assessore - ed hanno bisogno di un sostegno che li aiuti a superare questo stato e ad interiorizzare il dolore del distacco». Il servizio sarà gestito, sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Azienda sanitaria locale, dalla cooperativa “La Ippocratica” di Catania. Potranno usufruire del servizio, grazie anche all’impiego di un medico, di un infermiere, di uno psicologo e ci un sociologo, fino a dieci pazienti contemporaneamente. I volontari si occuperanno di migliorare la qualità della vita del paziente terminale, anche attraverso il controllo del dolore e degli altri sintomi di sofferenza sia con trattamenti farmacologici che comportamentali. Durante il lutto, inoltre, le famiglie potranno contare sull’assistenza di uno psicologo e su servizi speciali per i bambini.
Ufficio Stampa
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