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Dal Comune - lunedì 4 ottobre 2004 at 11:33
Comunicato Stampa n. 688 del 3 ottobre 2004

Consiglio comunale, passa il bilancio. Nuovo rinvio per il Piano regolatore generale

Seduta piuttosto interlocutoria quella che ha impegnato, in seconda convocazione, il Consiglio comunale di Capo d’Orlando nella serata di sabato. Sono bastate circa 2 ore per definire tutto l’ordine del giorno, ma sui punti più importanti posti in discussione dal presidente Filippo Lanza - l’esame dell’osservazione alla variante del Piano regolatore portuale adottata il 4 giugno scorso per trasformare il porto di San Gregorio da peschereccio in turistico, e l’esame delle 282 osservazioni ed opposizioni al Piano regolatore generale, trasmesse al Consiglio nello scorso mese di maggio - si è arrivati soltanto ad un rinvio. Dopo lo slittamento di 24 ore dei lavori consiliari per la sopravvenuta mancanza del numero legale nella seduta di venerdì, il Consiglio ha ripreso la discussione proprio dal rendiconto 2003. Un consuntivo che presenta un avanzo di amministrazione di ben 114.467,80 euro dei quali però soltanto 13.395,29 non risultano già vincolati. Assenti annunciati i quattro consiglieri del neo gruppo indipendente, il consuntivo è stato subito approvato con 9 voti favorevoli (8 della maggioranza e l’indipendente Dario Lipari) e 3 astenuti (i consiglieri di opposizione Aldo Sergio Leggio, Michele Reale e Giuseppe Galati).
L’esame del Piano regolatore portuale è stato subito rinviato con 15 voti a favore e l’astensione del consigliere di minoranza Annalisa Germanà, in attesa della scadenza del termine della ripubblicazione all’albo (8 ottobre). Il dibattito è entrato nel vivo con l’apertura della discussione sul Piano regolatore generale. In apertura, il presidente della terza commissione, Aurelio Mirabelli, a nome dell’organo che il 15 giugno scorso ha tenuto su questo argomento una riunione allargata a tutti i capigruppo, ha chiesto il rinvio del punto per impegnare l’Amministrazione comunale del sindaco Massimo Carrello e l’Ufficio tecnico a visualizzare meglio l’emendamento 10 dell’ex Consiglio comunale (confermare tutte le zone B, C ed S01) e ad effettuare uno studio particolareggiato su Scafa e San Martino per verificarne la reale edificabilità oggi cancellata sulla base di un parere del Genio Civile, risalente al 2002.
Malgrado la proposta richiedesse un voto immediato, il presidente Lanza, «eccezionalmente, data la straordinaria importanza dell’argomento», ha permesso l’apertura di un dibattito estremamente tecnico. Il capogruppo indipendente Renato Oteri ha sollevato dubbi sull’esatta visualizzazione dell’emendamento 10; il consigliere Sergio Leggio ha ricordato che con tutti questi rinvii «il Prg, avviato nel 1999, rischia di diventare ancor più vecchio di quello che è». Il consigliere Salvatore Letizia, protagonista di uno scontro acceso con il collega Salvatore Bongiorno, che ricordava quanto deciso in terza commissione, ha invece chiesto di procedere subito con l’esame delle osservazioni. «Il gruppo che rappresento e tutta la minoranza - ha detto Letizia - vuole licenziare al più presto questo Prg. Questo gruppo - ha aggiunto - prenderà in esame soltanto le osservazioni di carattere generale e non quelle particolari».
Tutti, compreso il tecnico comunale, l’architetto Mario Sidoti Migliore, hanno inoltre riconosciuto la presenza di qualche «errore materiale», al quale potrebbe rimediare lo stesso Assessorato regionale al territorio e ambiente, al quale - è stato più volte ribadito - spetta l’ultima parola in merito al Prg. Piuttosto contestata è la stata la determinazione dell’acclività nel territorio di Scafa, dove, come ha ricordato il consigliere Rosario Abate, sono state per questo motivo cancellate diverse lottizzazioni già approvate e non ancora attuate. «Bisogna verificare quali sono le zone con acclività inferiore al 30%, e quindi edificabili - ha detto Abate - per dare garanzie a quei cittadini che hanno un diritto acquisito».
Il sindaco Massimo Carrello ha inoltre chiesto una riflessione sulla portata dell’esame delle osservazioni: «Se l’approvazione di queste - ha detto il primo cittadino - determina un cambiamento nel Piano, allora bisognerà procedere prima all’esame delle incompatibilità dei consiglieri». Ipotesi esclusa dall’architetto Sidoti Migliore, secondo il quale l’aula esprime soltanto un parere sul quale sarà la Regione ad emettere il verdetto. Il Consiglio ha quindi deciso (15 a favore e l’astensione del consigliere Germanà) di rinviare l’esame delle osservazioni ad una prossima seduta, possibilmente nel breve periodo.
Ultimo punto in discussione, approvato senza dibattuto con 11 voti favorevoli e 2 contrari più per un fatto politico che per una motivazione tecnica, la modifica all’articolo 5 della convenzione con l’Ato 3 idrico, relativa al meccanismo di convocazione dell’assemblea dell’organismo che dovrebbe gestire quanto prima il servizio acquedotto nei 108 comuni del Messinese.
Va sottolineato, infine, che nella seduta di venerdì il Consiglio aveva approvato, su proposta del consigliere di maggioranza, Calogero Amadore, la proroga del condono fiscale al 30 novembre 2004. La prossima seduta consiliare è ora fissata per l’11 ottobre, quando sarà in discussione, fra l’altro, la nomina del difensore civico.

Ufficio Stampa

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