Comunicato Stampa n. 690 del 4 ottobre 2004
Mare Nostrum, l’Amministrazione comunale chiede 1 milione di euro a Galati Giordano
Il Comune di Capo d’Orlando ha chiesto oggi alla seconda sezione della Corte d’Assise di Messina di condannare tre imputati del processo Mare Nostrum anche al pagamento dei danni patrimoniali e non patrimoniali per un importo pari a 1.032.913 euro. L’Amministrazione paladina - rappresentata dall’avvocato Giuseppe Walter L’Abbate - si è infatti costituita parte civile nel procedimento penale a carico di Sebastiano Conti Taguali, Orlando Galati Giordano e Gregorio Liotta, che hanno chiesto il giudizio abbreviato concluso nella mattinata di oggi. Sono tutti accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, oltre che di vari altri reati commessi nel territorio di Capo d’Orlando a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. «Ritengo non si possa disconoscere - dice il sindaco Massimo Carrello - che il Comune di Capo d’Orlando sia stato danneggiato dall’attività criminosa di quelle associazioni mafiose che sul nostro territorio hanno commesso gravissimi reati, dall’estorsione fino all’omicidio. Un pregiudizio notevole per l’immagine della città, per lo sviluppo turistico e per la crescita delle tante attività produttive che caratterizzano il nostro tessuto economico». Il legale del Comune di Capo d’Orlando ha quindi chiesto la condanna penale degli imputati e il risarcimento danni immediatamente esecutivo in favore di Palazzo Europa. La sentenza dei giudici della seconda sezione della Corte d’Assise è attesa già nelle prossime ore. L’Amministrazione comunale orlandina, nel caso di accoglimento della richiesta formulata come parte civile e nella malaugurata ipotesi che gli imputati non possano rifondere il danno direttamente, sta già valutando l’opportunità di rivolgersi direttamente al Fondo per le vittime della mafia. «Questi fondi - conclude il sindaco Carrello - li chiediamo a titolo di risarcimento per i danni subiti da tutta la nostra cittadinanza, pertanto ritengo giusto reinvestirli sul territorio in termini di maggiore controllo, promozione dei servizi, educazione alla legalità ed investimenti utili allo sviluppo equilibrato della nostra comunità».
Ufficio Stampa
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