Comunicato Stampa n. 748 del 8 novembre 2004
Capo d’Orlando ha commemorato i Caduti di tutte le guerre con un pensiero al presente
Capo d’Orlando ha ricordato ieri i Caduti di tutte le guerre e coloro che hanno perso la vita anche in tempo di pace per difendere i principi della democrazia e della libertà. Sulle note del Piave, intonate dalla Banda musicale “Città di Capo d’Orlando”, il corteo con in testa il vicesindaco Salvatore Mantineo e il presidente del Consiglio, Filippo Lanza, ha preso il via da Palazzo Europa per raggiungere la Chiesa di Cristo Re, dove monsignor Vittorio Casella ha celebrato la messa e pregato per le anime dei tanti Caduti. «Ricordiamo oggi una pagina della nostra storia, il sacrificio di tanti per la sicurezza della Patria, per la pace, per il progresso civile», ha detto monsignor Casella, che ha denunciato come ci sia ancora «il rischio che la cultura della morte si affermi nella nostra società». In ogni caso, ha aggiunto il sacerdote, «non può mai essere giustificata la guerra di religione, la guerra santa, perché Dio è Dio della vita, non della morte e della distruzione». Subito dopo, la tradizionale deposizione della corona d’alloro al monumento di piazza Merendino, sulle note dell’Inno nazionale. «Questa è una giornata - ha sottolineato con voce rotta dalla commozione, il vicesindaco Mantineo - che ha dato alla nostra Patria la dignità di una Nazione unità. Mi commuovo - ha aggiunto - come mi sono commosso nel recente viaggio in Australia, nel vedere la bandiera italiana sventolare accanto a quella australiana». Mantineo durante il viaggio ha incontrato nove sindaci “italiani” «che hanno sulle loro scrivanie una bandiera tricolore per la quale hanno combattuto i nostri cari, i nostri nonni. A loro va il nostro sentito ringraziamento - ha aggiunto il vicesindaco - per quello che oggi abbiamo: la libertà; la pace; la possibilità di dire siamo italiani». Ai ragazzi presenti, Mantineo ha rivolto l’invito a riscoprire l’importanza della Patria e a non distaccarsi mai dai valori rappresentati dalla famiglia e dal cattolicesimo. La commemorazione «dei Caduti di ieri e di oggi», sulle note del Silenzio, è toccata al cavaliere Carmelo Barbagiovanni, che ha chiuso la cerimonia ricordando il sacrificio dei carabinieri a Nassiria e quello dei militari italiani impegnati in terra straniera al solo scopo di riportare la pace e la democrazia «a popoli meno fortunati di noi». Alla commemorazione hanno preso parte i vertici dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Marina militare e della Polizia municipale, oltre a diversi componenti dell’Amministrazione e del Consiglio comunale.
Ufficio Stampa
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