Comunicato Stampa n. 792 del 19 novembre 2004
Sistemazione idraulica dei torrenti Santa Lucia, Bruca e Salicò. Chiesti i fondi al Ministero
L’Amministrazione comunale di Capo d’Orlando realizzerà opere a difesa del suolo nelle aree a rischio idrogeologico adiacenti ai torrenti Santa Lucia, Bruca e Salicò. Il progetto voluto dall’assessore ai lavori pubblici, Carmelo Bucca, è già stato inviato alla Direzione generale Difesa del suolo del Ministero dell’Ambiente, che ha approntato un programma di interventi finanziari per queste tipologie di lavori. «Si tratta della realizzazione di diversi interventi - spiega l’assessore Bucca - per il rifacimento e adeguamento dello scatolare esistente che convoglia a mare le acque che scorrono nei torrenti Santa Lucia e Bruca nel loro tratto terminale a valle della statale 113, nonché lo svuotamento dell’argine del torrente Salicò con relative opere di regimentazione consistenti nella manutenzione e ricostruzione dei vecchi muri d’argine, in parte crollati in seguito all’alluvione del settembre 1998». Le risorse necessarie per la realizzazione del progetto, secondo le previsioni dell’Ufficio tecnico comunale, ammontano a 685.000 euro. «Questi interventi sono necessari per eliminare il potenziale rischio di esondazione dei torrenti in zone densamente abitate e interessate dalla presenza di attività produttive - aggiunge l’assessore Bucca - ma il Comune da solo non può certo sostenerne i costi di realizzazione. Abbiamo pertanto attivato un canale con il Ministero dell’Ambiente e confidiamo in una rapida definizione dell’iter per il finanziamento». Secondo il progetto predisposto dall’architetto Mario Sidoti Migliore, si prevede in sostanza la ricostruzione dello scatolare dei torrenti Santa Lucia e Bruca con opere in muratura e la sistemazione dello sbocco a mare con interventi di ingegneria naturalistica. Più complesso il progetto relativo alla sistemazione del torrente Salicò, poiché in questo caso è necessario procedere anche allo svuotamento dell’alveo per abbassare il livello di scorrimento delle acque, aumentandone così la portata. Il completamento dei lavori è previsto in 12 mesi. «Ci siamo impegnati a fondo nello studio del territorio - dice il sindaco Massimo Carrello - per capire l’esatta portata dei rischi, fra i quali quello idrogeologico, in modo da riportare tutto nella giusta misura. Abbiamo incaricato uno specialista del settore per studiare la situazione e il tecnico ha confermato le nostre analisi - continua Carrello - quindi ritengo giusto evitare di far subire al nostro territorio vincoli pesanti ed inutili in alcune zone, come quelle attraversate dai torrenti Mangano e Gambitta Conforto, proprio perché non c’è il rischio elevato di esondazioni o cataclismi di questa portata, mentre in altre aree è necessario procedere alla sistemazione dei corsi d’acqua per scongiurare qualsiasi tipo rischio, anche se potenziale». Il sindaco Carrello fa riferimento alla richiesta inviata qualche mese fa alla Regione per la riduzione del rischio idrogeologico e quindi dei vincoli di inedificabilità assoluta esistenti nei pressi dei torrenti Mangano e Gambitta Conforto. L’istanza è accompagnata dalla relazione dell’ingegnere Antonino Sutera, secondo la quale è possibile ridurre il rischio da R4 (elevato) a R2 (medio).
Ufficio Stampa
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