Comunicato Stampa n. 812 del 24 novembre 2004
Piano regolatore generale, le precisazioni del presidente Lanza
«Non intendo far polemica con alcuno poiché non è nel mio stile, ma ritengo di non avere alcuna responsabilità in merito alla vicenda del Prg e non capisco perché si vogliono ad ogni costo attribuire al presidente responsabilità che non sono e non possono essere sue e che, quindi, respingo decisamente al mittente». Il presidente del Consiglio comunale, Filippo Lanza, replica così alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal consigliere di minoranza Annalisa Germanà in seguito alla riunione dei capigruppo consiliari che ha fissato l’ordine del giorno della seduta consiliare del 29 novembre. A dimostrazione della piena disponibilità della presidenza del Consiglio, Lanza fornisce le date in cui l’esame delle osservazioni ed opposizioni al Prg è stato portato all’attenzione dei consiglieri comunali. Dopo aver ricevuto l’incartamento alla fine di maggio, l’argomento è stato trattato in conferenza dei capigruppo il 10 e il 16 giugno ed è approdato in Consiglio comunale, che lo ha rinviato, nella seduta del 25 giugno; il 13 luglio è stato esaminato nuovamente in conferenza dei capigruppo per la seduta consiliare del 23 luglio, dalla quale è arrivato un nuovo rinvio; il 27 luglio l’argomento è finito ancora in conferenza dei capigruppo per la seduta consiliare del 2 agosto, nella quale è stato rinviato.
L’ultimo esame in conferenza dei capigruppo risale al 14 settembre per la seduta consiliare del 1 ottobre, slittata al 2 per la mancanza del numero legale. Nel Consiglio comunale del 2 ottobre scorso, dopo un ampio dibattito, l’aula ha deciso (15 voti favorevoli, 1 astenuto) di rinviare il punto, chiedendo all’Ufficio tecnico la corretta visualizzazione dell’emendamento 10, relativo al ripristino di tutte le zone B e C e la riconferma delle zone S01 (approvato con delibera consiliare 111 del 21 novembre 2000, mentre il Prg è stato definitivamente approvato con la delibera 3 del 15 gennaio 2003), e al sindaco Massimo Carrello di conferire l’incarico per lo studio geomorfologico sulle acclività maggiori del 30% registrate a Scafa, San Martino e Forno. Una serie di rinvii decisi da un Consiglio in cui l’Amministrazione comunale non ha potuto certo contare sulla maggioranza dei consiglieri.
Nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo, il 18 novembre scorso, alla quale lo stesso presidente Lanza ha invitato anche l’architetto Mario Sidoti Migliore dell’Ufficio tecnico comunale, è emerso che non sono ancora disponibili tutti gli elaborati richiesti dal Consiglio. Se è infatti pronta l’esatta visualizzazione dell’emendamento 10, in prima istanza oggetto di “errori materiali”, non è stato invece possibile conferire l’incarico ai geologi per lo studio delle acclività. L’incarico è infatti in itinere e il sindaco Carrello ha inserito la relativa copertura finanziaria nell’assestamento di bilancio all’esame della prossima seduta del Consiglio comunale. «Come si evince dalle carte, vedi anche il verbale dell’ultima conferenza dei capigruppo - sottolinea il presidente Lanza - non c’è alcuna volontà da parte mia o di altri di nascondere alcunché, tanto che l’argomento è stato trattato in numerosissime occasioni. Manca però uno degli strumenti richiesti dal Consiglio per poter esaminare le osservazioni ed opposizioni al Piano regolatore, ma sarà l’aula a decidere se può fare a meno o no dello studio geomorfologico richiesto nella precedente seduta. Non capisco pertanto questi attacchi nei miei confronti, ma ritengo di poter dire nei confronti dell’intero Consiglio comunale che a stragrande maggioranza ha adottato una decisione. A meno che qualcuno non stia cercando di mascherare in questo modo questioni politiche interne».
Ufficio Stampa
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