Comunicato Stampa n. 832 del 30 novembre 2004
Processo Mare Nostrum, le dichiarazioni del sindaco dopo la sentenza
«Siamo estremamente soddisfatti, si riconosce così il pieno diritto di un’intera cittadinanza ad essere risarcita per i danni subiti a causa delle attività criminali di stampo mafioso che hanno interessato il nostro territorio nei primi anni Novanta». Così il sindaco di Capo d’Orlando, Massimo Carrello, accoglie la sentenza con la quale, nei giorni scorsi, la seconda sezione della Corte d’Assise di Messina ha condannato gli imputati del processo abbreviato “Mare Nostrum”. I giudici hanno riconosciuto al Comune di Capo d’Orlando, costituito parte civile, il diritto al risarcimento del danno da parte di tre dei tredici imputati, Sebastiano Conti Taguali, Orlando Galati Giordano e Gregorio Liotta. Il legale dell’Amministrazione comunale, Giuseppe Walter L’Abbate, aveva chiesto 1.032.913 euro. Al Comune anche la liquidazione delle spese processuali quantificate dalla Corte in 12.000 euro. «Capo d’Orlando - dice ancora il sindaco Carrello - ha subito un pregiudizio notevole, sia sotto l’aspetto economico, sia sotto l’aspetto dell’immagine, soprattutto nel momento in cui si stata lavorando per consolidare lo sviluppo turistico e per la crescita delle tante attività produttive che oggi caratterizzano il nostro tessuto economico. Oggi, con questa sentenza, vediamo riconosciuto in maniera chiara il diritto di questo Comune ad ottenere un indennizzo per i danni patiti dalla città, ma soprattutto scriviamo una pagina importante nella lotta contro la criminalità, strada maestra per qualsiasi società civile che mira ad un reale sviluppo. Un ringraziamento per tutto ciò - conclude Carrello - va soprattutto a quei cittadini che, con grande coraggio, hanno avuto allora la forza di dire no a certe logiche e di denunciare quanto stavano subendo».
Ufficio Stampa
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