Comunicato Stampa n. 87 del 4 febbraio 2005
Stagione teatrale, martedì 8 Salerno e Oppini in “Bersagli di vetro”
Si alzerà martedì 8 febbraio alle 21.15 il sipario del Teatro Rosso di San Secondo, per il quinto appuntamento della Stagione organizzata dall’Amministrazione comunale di Capo d’Orlando. Sul palcoscenico, Franco Oppini e Nini Salerno, insieme a Barbara Terrinoni, per una commedia brillante scritta dallo stesso Salerno. “Bersagli di vetro”, per la regia di Giovanni Lombardo Radice, e le scene di Alessandro Chiti, si incentra sulla perenne ricerca di soluzioni per uscire indenni dalle intemperie del sesso. Interrogativi e dubbi di questa portata affollano la mente di Amedeo (Nini Salerno), cinquantenne divorziato che divide la casa con Giulio (Franco Oppini), amico del cuore nelle stesse condizioni. Ma Giulio riesce abilmente a rapportarsi con l’altro sesso, mentre Amedeo non riesce a superare la soglia di buffi corteggiamenti. L’esasperante situazione spinge Amedeo ad un atto di estrema follia: sequestrare l’amico e la sua fidanzata (Barbara Terrinoni) per farsi insegnare, sotto la minaccia di una pistola, tutti i segreti della seduzione. La commedia offre quindi una sapiente alternanza di momenti esilaranti e di altri carichi di tensione, attraverso i quali si compirà un viaggio alla scoperta dei sentimenti più profondi, mettendo altresì in evidenza le contraddizioni e i problemi della vita di coppia. «Questo viaggio all’interno dei sentimenti - spiega Nini Salerno - dura ventiquattro ore alla fine dei quali i tre, devastati nel corpo e nello spirito, si accasciano nell’attesa di un finale che per un attimo può far prevedere il peggio. Invece tutto rimane come prima, perché l’assunto definitivo, quando si parla di massimi sistemi, è sempre il più semplice: in amore c’è chi crede di capire e chi non capisce, ma la verità è che non c’è niente da capire. In amore l’unico toccasana è “il vuoto della mente”, perché l’amore non è capire, è sentire». Per Giovanni Lombardi Radice è la prima esperienza con Salerno e Oppini. «Si ride in “Bersagli di vetro” - assicura il regista - ma la risata non impedisce di vedere il risvolto problematico e perfino patetico dei personaggi, la crisi del rapporto uomo-donna, che la lente del comico, o perfino a tratti del grottesco, non attenua, ma anzi esalta».
Ufficio Stampa
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