Capo d'Orlando, scompare il re della "dolce vita"
CAPO D'ORLANDO. (segr) E' morto al Policlinico di Messina, dove era ricoverato da qualche settimana, Tano Cuva. Per tutti era "il barone", personaggio eclettico ed emblema degli anni ruggenti di Capo d'Orlando. Fondatore della prima discoteca orlandina, "la Tartaruga", negli anni '60 rappresentò l'icona del "vitellone", diventando l'animatore di una città che si avviava verso l'economia turistica. Proprio in quest'ottica ha avuto un ruolo determinante nella riuscita della mostra "Vita e paesaggio" che per un trentennio richiamò artisti di fama internazionale che a Capo d'Orlando realizzavano ed esponevano i propri lavori oggi custoditi nella Pinacoteca comunale. Nella storia anche i suoi scherzi per ogni primo di aprile. Decine di burle che, con grande intelligenza e sagacia creavano scompiglio tra gli orlandini. Tra gli scherzi più riusciti quello dell'arrivo in città di Umberto Bossi e quello dell'avvistamento di una balena al largo della costa orlandina, alla finta ordinanza con la quale si disponeva l'esame delle urine a tutti i dipendenti del Municipio. Impiegato comunale sino a qualche anno fa, aveva scritto numerosi libri che sono la memoria storica del giovane centro tirrenico. Volumi in cui sono raccolte foto ed aneddoti. I suoi funerali si svolgeranno oggi alle 15,30 nella Chiesa Cristo Re.
Sergio Granata |