La lunga notte del Consiglio comunale Sirna e Schepis tornano in maggioranza
(segr) "Il paese ci guarda e attende risposte". In questa frase del capogruppo dell'Udc, Calogero Amadore, c'è il senso di disagio del consiglio comunale dopo 8 mesi di crisi politica che ancora non lascia intravedere soluzioni stabili. E l'esito del primo giro di consultazioni è stato l'argomento più discusso nel corso della riunione consiliare conclusa mercoledì a tarda notte. L'unica novità è stata l'ufficializzazione del rientro in maggioranza dei consiglieri "indipendenti" Sergio Sirna e Francesca Schepis che riportano i numeri in perfetto equilibrio, 10 tra i banchi di maggioranza e 10 all'opposizione. "Per me non è un passo indietro - ha spiegato Sergio Sirna -. Ho voluto dare un'ulteriore opportunità a me stesso ed al sindaco. Ho ritrovato nelle linee guida del programma presentato dal sindaco i punti proposti nel documento del gruppo indipendente di cui facevo parte". "Con questa situazione di stallo, la nostra città sta perdendo molto, è stata sorpassata dai paesi vicini ed è sul punto di piombare nel baratro - ha incalzato Fernando Biscuso rimasto tra gli indipendenti con Renato Oteri -. Sirna ci manca, era lui a scrivere mozioni ed interrogazioni. Ma non abbiamo ancora capito le motivazioni politiche che stanno alla base del suo rientro in maggioranza. Se dobbiamo passare all'opposizione, dobbiamo almeno sapere perch‚". Quest'ultima affermazione di Biscuso ha scatenato la reazione di Amadore. "Da tempo gli indipendenti sono di fatto all'opposizione - ha detto -. Biscuso non ha mai motivato la sua posizione di indipendente. Sono stanco di questa situazione. Da sette mesi ci parliamo addosso senza affrontare i problemi della città. Bisogna trattare con l'opposizione perch‚ in 10 non si va avanti". Il sindaco Massimo Carrello, contrario ad aprire un dibattito prima di aver definito le consultazioni, non si è sbilanciato, ma ha invitato i consiglieri "a guardare al programma e a Capo d'Orlando, non alle diatribe personali", ed ha aggiunto che "nessuno è tagliato fuori dalle consultazioni, perch‚ io non ho chiuso il dialogo con nessuno: se qualcuno si vuole tirare fuori, lo dica". "Il nostro documento è chiaro e responsabile - gli ha fatto eco Aldo Leggio, dall'opposizione -. Non ci interessa sostituire gruppi o assessori, vogliamo solo evitare danni peggiori al paese". Sulla stessa linea Salvatore Letizia che ha invitato il sindaco a dare risposta al documento dell'opposizione, mentre la Germanà ha denunciato l'immobilismo amministrativo che sta facendo colare a picco il paese. Aurelio Mirabelli ha ribadito che "10 consiglieri non rappresentano una maggioranza ottimale, ma con la civicità imperante ognuno pensa con la sua testa". "Ci vorrebbero i partiti - ha detto Mirabelli- per portare un po' di disciplina". La soluzione della crisi passa attraverso un accordo con l'opposizione, se mai arriverà.
Sergio Granata
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