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Giornale di Sicilia - martedì 15 febbraio 2005 at 09:47
L'Orlandina delle meraviglie fa festa, a Pavia. Il miglior Montonati dell'anno.
Basket LegaDue. In terra lombarda arriva il decimo successo di fila. Solo Howell non gioca ai suoi livelli. Alti e bassi di Grappasonni. Sindaci dei Nebrodi al PalaRavizza


CAPO D'ORLANDO. (ca) Vincere dopo un supplementare una partita persa almeno due volte durante i tempi regolamentari è un segnale che sia davvero l'anno buono per l'Orlandina delle meraviglie, giunta al decimo successo consecutivo, settimo in trasferta per un più 7 in media inglese e 4 lunghezze di margine sulla seconda a dieci turni dalla conclusione della regular season di Legadue. Ma l'arbitraggio discutibile di Pavia, con la capolista che ha tirato la metà dei liberi assegnati ai lombardi dalla coppia arbitrale, è un altro segnale di cui tenere conto nella lunga volata all'ultimo respiro contro il palmares della Virtus Bologna, la cui fin troppo comoda vittoria su un parquet come quello di Rimini, finora violato una sola altra volta, con ben 103 punti realizzati dal terzo peggior attacco del campionato, è un altro segnale importante. Per una partita delicata come quella di Pavia contro un avversario a caccia di punti play-off non si può designare una coppia inesperta ed esordiente in Legadue, con Lanzarini concittadino di chi sta lottando con l'Orlandina per la promozione diretta in A-1, mentre il giornale locale pare metta in dubbio la possibilità che una realtà piccola come Capo d'Orlando possa mantenersi anche nell'olimpo del basket italiano, quasi come se si temesse un caso Messina bis, senza ricordarsi che il primo fallimento clamoroso del basket italiano è stato proprio quello della Virtus. Ma questi segnali non devono far dimenticare la più brutta partita giocata quest'anno da Howell, peraltro autore del canestro della vittoria, e le prove con più bassi che alti degli altri, compreso un Grappasonni ovviamente ancora non inserito nei meccanismi e lontano dal top della forma. Il tutto senza nulla togliere ai meriti di Pavia, anche se la difesa biancoazzurra ha fatto acqua nei due quarti centrali subendo anche il solito canestro a fil di sirena (stavolta del secondo periodo), diventato quasi una consuetudine nella stagione. Come note positive, i 150 tifosi presenti al PalaRavizza, compresi alcuni sindaci ed amministratori dei comuni nebroidei giunti con un pulmino dalla Bit di Milano, la terza rimonta vincente consecutiva (prima in campionato dopo le 2 in Coppa) dopo essere stata sotto fino a -12 e le prove strepitose di Oliver (32 punti e 36 di valutazione con 13/18 dal campo, 4/4 ai liberi e 8 rimbalzi), Pilotti e Brian Montonati, autore della gara più bella della stagione (17 punti con 8/12 al tiro e 7 rimbalzi) da dedicare alla primogenita Mya, nata la scorsa settimana.

Claudio Argiri

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