GIORNALE DI SICILIA Orlandina, grande anche nei numeri Nelle gare in casa l'attacco è "atomico" Basket, Legadue. La stagione d'oro dei paladini è "fotografata" dalle statistiche: sul parquet "amico" 97,7 punti a match. Negli ultimi due mesi un cammino trionfale
CAPO D'ORLANDO. (ca) Oltre a dominare la scena nella classifica generale con 36 punti su 42 disponibili e 4 lunghezze di margine su Bologna che doveva fare corsa a s‚ in questa stagione di Legadue, la capolista Orlandina primeggia in molte graduatorie di squadra ed individuali, grazie ad un'ascesa prepotente dopo l'ultimo ko rimediato il 5 dicembre 2004 a Scafati per 85-82. Poi due mesi e mezzo di trionfi, con 11 successi consecutivi in campionato e 2 nella neonata Coppa di Lega, trofeo, che, comunque vada a finire, sarà per sempre un fiore all'occhiello per la società di via Beppe Alfano, nella storia per aver inaugurato l'albo d'oro di una manifestazione destinata ad un lungo cammino. Se poi si guardano i punti conquistati dalla decima di andata alla sesta di ritorno, gli avversari ne escono addirittura massacrati. L'Orlandina comanda le undici giornate a bottino pieno a quota 22, poi un abisso con Bologna, Montegranaro e Novara 14, Scafati, Rimini, Caserta e Ferrara 12, Rieti, Imola e Sassari 10, Montecatini e Fabriano 8, Trapani, Pavia e Osimo chiudono con 6 punti. Merito di un attacco atomico da far invidia ai club più blasonati d'Italia che magari ne vorrebbero rubare i segreti, passato in questo frangente dalla media di 88 a 93 a partita, che diventano 97,7 nelle gare casalinghe, dove i biancoazzurri sono gli unici imbattuti al pari di Bologna, avversario diretto per la A1 che in casa ha disputato una gara in meno, 10, e per questo in media inglese è a più 6 contro il più 7 della dominatrice della stagione. "Rispetto a Barcellona e Messina che ho allenato e mi riferisco a quelle che hanno sfiorato la promozione in A1- sottolinea coach Giovanni Perdichizzi- questa squadra è decisamente più profonda e ben assortita e se la salute l'assiste è pronta a regalare uno storico traguardo a Capo d'Orlando ed a tutta la provincia. Allora, invece, nei momenti chiave abbiamo pagato a caro prezzo gli infortuni al ginocchio di un Abram senza alternative a Barcellona, e di Greer e Fajardo a Messina nei play-off contro Napoli quando eravamo in uno stato psicofisico eccezionale. Mentre l'anno seguente, con un budget ridotto del 30%, siamo arrivati in finale contro Teramo perdendo solo per circostanze che preferisco non ricordare". Claudio Argiri
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QUI SASSARI Milia: "-39 neanche nella Nba" Sassari"Neanche se avessimo affrontato una squadra dell'Nba avrei accettato di perdere di 39 punti". Un paragone colorito ma che rende l'idea di quanto sia furente il presidente Milia dopo la batosta rimediata dal Banco a Bologna. E siccome in ballo c'è la salvezza e la squadra non può più sbagliare ora che il terzultimo posto è distante quattro punti, l'avvocato incontrerà tecnico e giocatori per richiamarli e spronarli. "La squadra ha dimostrato poca concentrazione e scarsa voglia di lottare. Non è certo l'atteggiamento di chi per salvarsi deve conquistare almeno cinque vittorie". I calcoli di Milia sono ineccepibili: bisogna ricordare infatti che quest'anno retrocedono le ultime due e non c'è una fase a orologio per raddrizzare la classifica. Cinque successi nelle restanti nove partite sono il minimo per sperare di acciuffare Fabriano e far valere il 2-0 negli scontri diretti. Anche Pavia è distante quattro lunghezze, ma Sassari ha sempre perso, quindi dovrebbe conquistare una vittoria in più. Davvero improbabile. Il confronto tra i due calendari fornisce un leggero vantaggio al Banco, che ha come Fabriano solo quattro partite su nove davanti al proprio pubblico, però affronterà qualche scontro sulla carta più abbordabile. Rotondo e compagni giocheranno al Palasport contro la capolista Capo d'Orlando, Trapani, Caserta e Osimo, che a quel punto dovrebbe essere già retrocessa. Le avversarie in trasferta sono Novara, Rieti, Rimini, Ferrara e Imola (con la speranza che quest'ultima sia già salva e fuori dai playoff). Invece il Fabriano ospiterà Novara, Montecatini, Capo d'Orlando e Imola, mentre giocherà a Ferrara, Osimo, Scafati, Bologna e Caserta. Sassari deve ottenere due successi in più, quindi se i marchigiani conquistano tre vittorie, ne bastano cinque (en plein in casa più un colpaccio), se gli avversari ne collezionano quattro, allora ne occorrono sei per l'aggancio, ovvero quanti ne ha strappato sinora in ventuno partite. Sotto il profilo morale la giornata più importante è quella di domenica. Purtroppo: perché il Banco affronta la capolista, unica formazione imbattuta nel 2005, capace di vincere pure la Coppa di Lega, mentre il Fabriano riceve il Novara che ha appena rilasciato il pivot americano Smith e potrebbe non riuscire a tesserare il nuovo straniero in tempo, ma presentarlo per il match contro i sassaresi. Milia non guarda più il valore delle avversarie: "Dobbiamo vincere subito, quindi dobbiamo battere Capo d'Orlando, perché se finiamo a -6 allora diventerà davvero dura". La squadra di Valli può fare l'impresa? Quella che ha ceduto allo Scafati solo al supplementare sì, quella che è stata massacrata a Bologna no. Attenzione però, pure contro Scafati i biancoverdi erano partiti male: -17 dopo un quarto d'ora. In casa puoi recuperare, in trasferta no. Ecco perché serve il miglior Banco dell'anno, dove i tre americani e Rotondo giochino sempre bene tutti insieme, senza black out e anche senza forzature, perché tutti i biancoverdi sono determinanti in difesa, ma in attacco chi sposta sono Abram, Parker, Rotondo e Coleman.
Giampiero Marras
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