Coppa, errore tecnico in finale Gialloblù preparano il ricorso
(gal) In campo era stata una battaglia estenuante risolta dopo tredici calci di rigore e dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul punteggio di 3 a 3. Trentuno reti in una sola gara non si erano forse mai viste, e non soltanto in un match dilettante, ma Licata - Orlandina, partita valida per la finale di Coppa Italia d'Eccellenza, vinta dalla squadra messinese, rischia di non essere giunta ancora all'epilogo. La società licatese del presidente Piero Santamaria ha infatti preannunciato ricorso, che sta preparando e che invierà in Lega, per un presunto errore tecnico commesso dal direttore di gara, il signor Intagliata di Siracusa. Al termine dei supplementari, finiti sul 3 a 3 si era infatti dovuto procedere alla lotteria dei calci di rigore con il regolamento che prevede che prima di far ricominciare a calciare chi abbia già calciato, tutti e gli undici giocatori devono essersi presentati dal dischetto. A Mazara, sede dove si è disputata la finale, non è invece stato così e nel Licata non ha calciato l'undicesimo giocatore, il giovane Rolla che non era al meglio della condizione, e nell'Orlandina è stata la volta di Onofaro. "Il regolamento - commenta il presidente Piero Santamaria - parla chiaro e non specifica cosa bisogna fare in caso di giocatori infortunati. A norma di regolamento tutti e gli undici giocatori rimasti in campo devono tirare dal dischetto ed a Mazara così non è stato. La società - conclude il presidente gialloblù - ha dato mandato ad un legale, l'avvocato Gaetano Cardella, che sta preparando il ricorso che verrà presentato al giudice sportivo. Nel caso in cui il ricorso non venga accolto siamo pronti a procedere nelle sedi opportune e ad andare fino in fondo a questa vicenda".
Giuseppe Alesci
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