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Dal Comune - venerdì 25 febbraio 2005 at 15:39
Comunicato Stampa n. 131 del 25 febbraio 2005

Gian Marco Tognazzi, un “rompiballe” perfetto

Gian Marco Tognazzi e compagnia fanno il pieno di applausi e complimenti al Teatro Rosso di San Secondo di Capo d’Orlando. Una magistrale interpretazione, la sua, nei panni dello sfortunato Francois Pignon alla ricerca di una moglie con il vizio del tradimento, splendidamente affiancato da Bruno Armando in quelli un po’ scomodi di un killer fin troppo comico, ingaggiato per eliminare uno scomodo personaggio politico. Teatro esaurito e risate a volontà per il sesto appuntamento con la Stagione teatrale promossa dall’Amministrazione comunale, con la direzione artistica di Simonetta Celi, che vedeva ieri in cartellone “Il Rompiballe” di Francis Veber. Sul palcoscenico, con Tognazzi e Armando, anche Renato Marchetti, Fausto Sciarappa e Maruska Albertazzi, rispettivamente un camiere tuttofare, uno psichiatra un po’ troppo borioso e la moglie in fuga costante da realtà “tristanzuole”, causa della sua presunta depressione. Il tutto sotto l’attenta e particolarmente dinamica regia di Andrea Brambilla.
La storia è piuttosto comica, a tratti paradossale, ma serve a Veber per mettere efficacemente a confronto personaggi dal carattere e dal modo di essere assolutamente inconciliabili. Nella stanza 24 di un albergo di una tranquilla cittadina francese, a causa di un errore della reception, si ritrovano due clienti: Francois Pignon, in piena crisi perché sua moglie Louis lo ha lasciato da tre mesi, e un rappresentante di commercio che è in realtà un pericoloso killer con il compito di eliminare un ministro che passerà sotto la finestra dell’hotel. Pignon vuole tentare di persuadere la moglie a tornare a tornare con lui ed è pronto a tutto. Anche ad improbabili tentativi di suicidio. Ma la sua disperazione non gli fa perdere la sua grande capacità di rappresentare il migliore di tutti i rompiballe, cosa che si scontra con una vis incredibilmente comica con la cieca determinazione del killer. Succederà di tutto e anche di più.
Francis Veber è nato nel 1937 e da più di trent’anni vive in America dove ha lavorato anche la Disney. Delle sue opere (la maggior parte dedicate al cinema, che è la sua vera passione) i critici esaltano la comicità intelligente, semplice e sempre efficace anche perché trasposta attraverso personaggi sempre un po’ veri, e che comunque non indugia mai alla volgarità. Una comicità che ha attirato grandissimi attori quali Gerard Depardieu, Ugo Tognazzi, Tom Hanks, Robin Williams, Gene Hackman e molti altri. Egli ha scritto e diretto film come “In fuga per tre” (1989, con Gerard Depardieu e Pietre Richard), fino ai più recenti, “La cena dei cretini” e “L'apparenza inganna”.

Ufficio Stampa

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