L'Orlandina riesce solo a vincere, battuto anche l'Eurorida Scafati
CAPO D'ORLANDO. (ca) Finisce con tutto il pubblico in piedi a gridare insieme ai suoi eroi sportivi "serie A, serie A" una partita dalle mille emozioni che l'Orlandina, che ha completato un girone di vittorie salendo a 15 in quasi 4 mesi e mantenendo inviolato il proprio parquet, è riuscita a far sua con grande voglia, contro un avversario che nei play-off può far male a chiunque pur partendo da posizioni di rincalzo. Tra l'altro gli ospiti non avevano certo le pressioni dei paladini, costretti più che mai a rispondere con la stessa moneta al successo di Bologna, per evitare di riaprire un campionato che di fatto, con sei punti di vantaggio a cinque turni dalla conclusione non è troppo incerto se la capolista continuerà su questo trend. Una sfida iniziata con applausi e strette di mano per gli ex Gramenzi e Plateo e fischi per Bianchi, con il tifo delle serate di gala e le telecamere di Raisportsat a inquadrare il meglio che c'è attualmente in LegaDue. Prima della palla a due i sostenitori del gruppo organizzato espongono un bandierone ed un mega striscione che recita "per onore della maglia siamo pronti alla battaglia", quasi profetico vista com'è finita. Nel primo quarto, però, i gialloblù campani si sono lasciati preferire poich‚ più reattivi in attacco e in difesa, con la zona che ha messo in grosse difficoltà in avvio Hoover, a mal partito con la box & one ben applicata da Stanic. Logico l'ingresso precoce di Mc Intyre, il quale, a sua volta, ha stentato a carburare, non troppo assecondato dai compagni con le polveri bagnate dal perimetro. Scafati, con ricambi all'altezza dei titolari, ha quasi sempre messo la testa avanti nonostante il temuto Wilson sia stato ben ingabbiato. Ma i lunghi e Robinson hanno supplito ai punti mancanti e la tripla dell'ala ha dato il vantaggio massimo di tutto il match ai suoi colori sul 14-20 del 6'30'', gap subito limato dai locali, passati per la prima volta al comando sul 25-23 con un siluro di Caprari. Importante per i campani si è rivelato l'ingresso di Bianchi al posto di un Jamison gravato di 3 falli, e dell'ex pattese Amoroso, autore di 7 punti in fila che hanno dato slancio ai gialloblù, avanti 25-31 al 14'. Ma l'Orlandina passa a zona e Mc Intyre ingrana la quarta prima servendo un alley-up in contropiede che Howell ha trasformato nella più bella schiacciata dell'anno, e poi mettendo la bomba del 43-36 che ha infiammato il pubblico presente, scatenatosi in un'ovazione da brividi. Sulla scia nel terzo quarto la capolista prende in mano l'inerzia ma in avvio di ultimo periodo, giunta al vantaggio massimo sul 67-57, subisce un clamoroso 0-13 in 2' firmato dalle triple di Robinson, Stanic e Plateo e dai canestri di Jamison e Wilson. Da lì è uno stillicidio di emozioni con Oliver che sale in cattedra prendendosi la responsabilità al tiro e con Caprari ed un'altra schiacciata di Howell che portano sul 75-75 l'incontro, nonostante un fallo tecnico fischiato alla panchina di casa. Un paio di recuperi miracolosi di Montonati ed uno strepitoso di Mc Intyre vengono trasformati in altrettanti canestri dal solito Oliver per l'81-77 che, una scivolata di Wilson ed una stoppata di Howell su Stanic parecchio contestata dagli ospiti con conseguente tecnico, diventa l'85-77 finale, a sancire il trionfo dei messinesi.
Claudio Argiri
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