Comunicato Stampa n. 217 del 23 marzo 2005
Consiglio comunale, sì alla Costa Saracena. Eletti i revisori dei conti
Il Comune di Capo d’Orlando farà parte del Consorzio turistico Costa Saracena. Il Consiglio comunale, all’unanimità, ha dato il via libera alla proposta del sindaco Massimo Carrello, ma con diverse raccomandazioni relative alla verifica dei parametri di spesa, sulla trasparenza e, soprattutto, sul ruolo di Capo d’Orlando all’interno del Consorzio e nel comprensorio. «Capo d’Orlando è orgoglioso di entrare nella Costa Saracena - ha assicurato Carrello - ma non si farà schiacciare». Il primo cittadino ha tuttavia ribadito che con la politica degli ultimi anni, Capo d’Orlando non è leader in alcuno degli organi in cui partecipa: dal Pit 21 all’Ato, dal Distretto Sanitario alla Costa Saracena, nella quale era entrato nel 1998 per uscirne qualche anno dopo). «Non vorrei che adesso si accusasse questa Amministrazione e questo Consiglio - ha sottolineato Carrello - di una situazione determinata nel passato». Altra questione di grande rilevanza per l’attività dell’Ente, l’elezione del Collegio dei revisori dei conti. Il Consiglio ha eletto, a scrutinio segreto, Gerlando Scaffidi (8 voti) alla carica di presidente, mentre il componente commercialista sarà Vincenzo Luscari (10 voti) e il componente ragioniere, Cono Reale (10 voti). Quasi dimezzato, però, il compenso previsto per i revisori dei conti. Il Movimento per Capo d’Orlando hanno proposto 3.000 euro all’anno, ma al termine di un articolato confronto l’aula ha dato, all’unanimità, il via libera alla proposta del consigliere Calogero Amadore, che ha proposto un compenso di 4.000 euro. Nel triennio precedente, l’importo era di circa 7.600 euro annui. Per quanto concerne gli altri punti, dopo la risposta del sindaco ad una interrogazione del consigliere Annalisa Germanà, il Consiglio ha dato il via libera al nuovo Statuto dell’Ato Me 1 rifiuti e la delega al primo cittadino a rappresentare il Comune nell’ambito dell’assemblea dei soci. Questo punto è passato con il voto compatto della maggioranza alla quale si è aggiunto il consigliere Michele Reale, per un totale di 12 voti, contro 3 dell’opposizione. Germanà ha motivato il suo no, ritenendo che Capo d’Orlando «avrebbe dovuto schierarsi contro l’Ato, così come hanno fatto altri Comuni». Rinviato il punto relativo all’approvazione del Programma costruttivo per 40 alloggi di edilizia economica e popolare in contrada Salicò. Il Consiglio ha manifestato l’intenzione di approvare l’iniziativa, ma in seguito ad alcune perplessità sorte sulla formulazione della proposta di delibera, l’aula ha preferito rinviare la discussione alla seduta del 7 aprile prossimo. In ogni caso, il tecnico comunale, l’architetto Mario Sidoti Migliore, ha chiarito che «si tratta di una procedura amministrativa assolutamente nuova» rispetto a quella che, a partire dal 1996, ha visto la nomina di un commissario ad acta e l’insorgere di diversi contenziosi al Tar. Sidoti Migliore ha anche precisato che l’avvio del procedimento è stato notificato alle parti il 28 ottobre scorso e non sono arrivate opposizioni. Rinviata anche l’approvazione del regolamento comunale sull’asilo nido, poiché ancora all’esame delle commissioni consiliari, mentre è stato dato il via libera, anche qui all’unanimità, al regolamento per l’esecuzione di lavori e forniture di beni e servizi in economia, aggiornato alle nuove normative. Con il voto contrario del solo consigliere Annalisa Germanà, il Consiglio ha poi approvato i verbali delle sedute precedenti, e, all’unanimità, il regolamento per l’esercizio del diritto di interpello. Bocciata, infine, (9 voti a favore e 10 contrari) la mozione presentata da i consiglieri di opposizione, primo firmatario Michele Reale, che chiedeva un taglio dell’aliquota Ici dal 6 al 4,5 per mille, contando sugli introiti determinati dai condoni e sull’aumento della base imponibile in seguito alla sanatoria di costruzioni abusive. Un calcolo che non ha convinto il sindaco Massimo Carrello, che si è però detto intenzionato a tagliare la pressione fiscale a carico dei cittadini, ma soltanto nell’ambito di una complessiva revisione della fiscalità locale e non solo dell’Ici. «Se si accettasse la vostra proposta - ha chiarito il sindaco Carrello, che ha fra l’altro tenuto per se l’assessorato al bilancio - il Comune rischierebbe il dissesto finanziario». Massimo Carrello ha inoltre annunciato in aula quella che è la sua proposta nell’ambito della revisione della fiscalità locale: mantenimento dell’Ici al 6 per mille, con riduzione al 5,5 per le strutture turistiche e le categorie svantaggiate, e al 4 per mille per i terreni agricoli. Inoltre il sindaco Carrello ha annunciato l’aumento della detrazione sulla prima casa da 225 a 250 euro. Sempre per venire incontro alle famiglie di Capo d’Orlando, e soprattutto a quelle che debbono anche pagare un affitto, il sindaco Carrello ha inoltre proposto un intervento del Comune per abbattere la tariffa sullo smaltimento dei rifiuti che sarà imposta dall’Ato. Il Consiglio poco prima delle 2 è stato quindi rinviato, previa conferenza dei capigruppo, per la trattazione dell’unico punto non esitato: l’elezione del difensore civico. Va infine sottolineato che in apertura di seduta, il Consiglio, fuori dall’ordine del giorno, ma in seguito all’arrivo di una lettera inviata dal presidente del Consiglio comunale di Naso, Gino Sgrò, ha brevemente trattato la situazione venutasi a creare all’interno del Pit 21, in seguito al rifiuto dell’Amministrazione comunale nasitana di firmare un protocollo d’intesa già sottoscritto da tutti gli altri Comuni. Sull’episodio hanno relazionato il sindaco Carrello e l’assessore Gaetano Sanfilippo, presente alla riunione del Pit in cui è stata proposta l’estromissione del Comune di Naso. Carrello ha «stigmatizzato il comportamento del Comune di Naso», ma ha preso nettamente le distanze «da qualsiasi giudizio sulla moralità». In merito alla solidarietà sulla base delle radici comuni, il sindaco ha aggiunto che questa «deve essere reciproca». Ed ha teso la mano all’Amministrazione di Naso: «Siamo disponibili ad avviare l’unione dei Comuni e a programmare uno sviluppo comprensoriale. Ma prima si risolvano le beghe e si superino i problemi di ordine giuridico». L’assessore Sanfilippo ha invece ricordato che il Comune di Capo d’Orlando, nell’ambito della riunione del Pit, ha rifiutato «processi in contumacia», vista l’assenza di rappresentanti del Comune di Naso. La questione sarà trattata in maniera più ampia, con un dibattito consiliare, nel corso della seduta del 7 aprile prossimo.
Ufficio Stampa
|