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Funerali del PAPA GRANDE - lunedì 4 aprile 2005 at 12:11

Saranno due milioni, forse anche di più, i pellegrini che renderanno omaggio alla salma del Papa nella chiesa di San Pietro e parteciperanno ai solenni funerali del Pontefice.


Arrivano alla spicciolata, in gruppi o famiglie. Centinaia di persone stanno già affollando Piazza San Pietro da stamani alle 8 con la speranza di riuscire ad esserci nel momento in cui, nel pomeriggio, presumibilmente attorno alle 17, la salma di Giovanni Paolo II verra' esposta al pubblico dei fedeli. Tanta la tristezza ma anche la stanchezza sui loro volti. Sono già qui, dopo viaggi durati anche tutta la notte, per rendere omaggio al 'Grande' Papa.

«Sono qui per vederlo - spiega una giovane ventenne venuta da Lecce insieme ad altri amici - anche se so che solo oggi pomeriggio sarà possibile». In pochi minuti, dopo le 8, un lungo serpentone multilingue si snodava dall'entrata della Basilica, e lungo il colonnato della piazza.
Per la maggior parte italiani, giovani venuti da ogni parte del Paese che hanno deciso di salire su un treno e venire a salutare per l'ultima volta il loro Papa. Così hanno fatto otto ragazzi, tutti ventenni, che ieri sera solo un'ora prima che il treno partisse da Lamezia Terme, in Calabria, hanno deciso di preparare i loro zaini e raggiungere la capitale.
Ma c'è anche la famiglia che da Varese non ha esitato stamani all'alba, a salire sul treno con i 3 figli di 7, 11 e 13 anni. Stasera dormiranno dalle suore, sono venuti - spiega il capofamiglia - per «la professione di fede per i nostri figli».

Non mancano gli stranieri, in questa lunga coda che si snoda sulla piazza anche se stamani, in piazza San Pietro, si parla soprattutto italiano. Da nord a sud, con treni, pullman o automobili, sono tantissimi quelli che hanno trascorso la notte in viaggio per venire a rendere omaggio al Pontefice.«Questo Papa lo amavano tutti», spiegano alcuni giapponesi che a Roma erano venuti per una gita turistica e che ora si sentono «consapevoli di vivere un momento veramente storico». E sono tristi per la morte di un Papa che è stata «l'unica persona che ha influenzato il popolo di tutto il mondo; che era contro la guerra e che ha avuto il coraggio di dire in faccia a Bush che in Iraq la guerra non si doveva fare». E lo ricordano anche perché una delle sue tante tappe è stata ad Hiroshima e a Nagasaki.





«Speriamo di vederlo» , ripetono due sorelle e una madre arrivate in aereo stamane da Madrid, mentre, rosario in mano, pregano sedute sotto il colonnato del Bernini. Poi tanti altri italiani, partiti da Lecce, da Roccella Jonica, da Mantova e da molte altre citta' italiane. Da soli o in gruppo, come i 50 ragazzi, poco piu' che adolescenti, partiti con il pullman della parrocchia di San Biagio di Galatina, in provincia di Lecce, ieri sera. Sono gia' tutti in fila per entrare in Basilica, per trovare un posticino dove aspettare oggi pomeriggio, nella speranza di poter dare l'ultimo saluto al Pontefice che «a noi giovani ha dato tantissimo e che noi giovani - spiegano quasi in coro - abbiamo amato moltissimo».

DUE MILIONI PER LE ESEQUIE
La Protezione civile è mobilitata: 30 treni speciali, nuovi parcheggi per i pullman Piano speciale delle forze dell'ordine, così la capitale si prepara all'evento

Partita già ieri sera, la macchina per organizzare l'arrivo a Roma di milioni di pellegrini che vorranno assistere alle cerimonie per la morte del papa - potrebbero essere anche quattro milioni nell'arco di una settimana - ha accelerato al massimo questa mattina con la nomina da parte del Consiglio dei ministri del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso a commissario straordinario chiamato a gestire il grande evento, mai di dimensioni cosi' planetarie come questa volta.

FATTORI DI RISCHIO
A rendere, pero', più complicata la pianificazione e senza prendere in considerazione i rischi connessi al terrorismo, ci sono due elementi: l'assoluta imprevedibilita' del numero reale dei partecipanti alle cerimonie e il lasso di tempo brevissimo per disporre i necessari interventi. «E' come dover organizzare un Giubileo in 48 ore» ha detto il sindaco di Roma Valter Veltroni tanto per chiarire il concetto.

TRE PIANI
Proprio per questo, fin da ieri sera si e' riunito praticamente senza mai sciogliersi il comitato operativo della Protezione Civile, al cui tavolo sono seduti tutti i soggetti che saranno chiamati a gestire l'emergenza: in primo luogo comune e prefettura di Roma, poi le forze dell'ordine, le forze armate, il 118, i vigili del fuoco, i volontari. Tre i piani approntati per il momento: uno per l'accoglienza, uno relativo alla viabilita' e uno per l'assistenza sanitaria che verranno via via aggiornati a seconda del numero dei fedeli che arriveranno nella capitale.
Per quanto concerne l'accoglienza, oltre a Tor Vergata dove ci sara' un'area attrezzata per tutti coloro che arriveranno a Roma con la tenda, il Campidoglio ha attivato due punti di accoglienza: il primo nell'area della Fiera di Roma che puo' accogliere 5mila persone, il secondo nell'Istituto superiore delle Ferrovie di viale Trastevere in grado di ospitare 1.500 persone. A disposizione anche il Palazzo dei Congressi, il Palalottomatica dell'Eur, il palazzetto dello Sport, lo stadio Olimpico e lo stadio Flaminio. Per questi ultimi due impianti Bertolaso ha gia' avuto il via libera dal Coni.

VIABILITA'
Quanto alla viabilita', sono state predisposti quattro grandi assi di accesso a San Pietro. Pullman e auto provenienti dal nord Italia, troveranno le aree di parcheggio a Saxa Rubra, dove poi con il trenino metropolitano si potra' raggiungere Piazzale Flaminio e da li' San Pietro e all Stadio Olimpico. Qui e' stato predisposto un percorso pedonale assistito che da viale Angelico arrivera' fino al Vaticano. Per chi arriva da Est l'area di parcheggio individuata e' quella a Tiburtina dove autobus, metro e treni urbani permetteranno ai pellegrini di raggiungere il centro. Chi arriva da Sud potra' utilizzare il parcheggio dell'Anagnina e per chi arriva da Ovest l'area e' quella del parcheggio dell'Eur. In entrambi i punti c'e' sia la metro, sia gli autobus per San Pietro. E potenziate saranno sia i treni che portano a Roma sia le ferrovie regionali.

SANITA'
Il piano per l'assistenza sanitaria, infine, prevede l'allestimento di almeno 15 posti medici avanzati (Pma) e la presenza di 600 tra medici ed infermieri e 200 ambulanze. Numeri che ovviamente saliranno con l'aumentare dei fedeli. La maggior parte dei Pma, una dozzina (con medici della Cri, della Croce rossa Militare, del 118 e del Sovrano Ordine di Malta) verranno realizzati nell'area attorno al Vaticano, uno sara' alla Stazione Termini, due nella zona dello stadio Olimpico ed uno a Tor Vergata. Quanto agli ospedali, infine, saranno in particolare il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli, il Santo Spirito e il San Giacomo ad assicurare i posti letto in caso di emergenza ma in realta' in tutti gli ospedali della capitale sono stati adottati i piani di emergenza e ridotti i ricoveri di elezioni.
Anche l'ospedale militare del Celio e' mobilitato: all' occorrenza sara' a disposizione delle delegazioni politiche internazionali, ne sono attese oltre 200, che raggiungeranno Roma per partecipare ai funerali del papa.
(ANSA).

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