Basket, Legadue. Dopo il successo contro Caserta mancano due punti per potere festeggiare il salto in serie A. Il coach: "Non facciamoci condizionare dall'euforia".
CAPO D'ORLANDO. (ca) Il tempo di brindare alla vittoria numero 17, toccare ferro per la scaramanzia ed ecco che oggi l'Orlandina riparte con gli allenamenti per preparare quella che potrebbe e dovrebbe essere la partita dell'apoteosi, con antipasto già vissuto domenica sera con il boato finale davanti al maxi schermo fatto installare dall'amministrazione comunale al PalaFantozzi. Giovedì, infatti, si recupera la giornata saltata per lo stop del Coni in onore del Grande Papa e dalle 20.30 la capolista di Legadue ospita il Ferrara. La prova di forza di Caserta ha nuovamente impressionato per la maniera con la quale la corazzata biancoazzurra ha affondato il cacciatorpediniere bianconero, che ha osato cercare di rovinare il viaggio dei 400 sostenitori al seguito dei messinesi, venendo punito dal prepotente rush finale degli ospiti, trascinati dal signore degli anelli, Rolando Howell, capace di fare per l'ennesima volta la doppia doppia e di uncinare ben 11 rimbalzi offensivi, vincendo alla distanza il duello con il quasi omonimo Powell. Ma inutile fare graduatorie di merito perch‚ bisogna mettere in conto i 9 recuperi del soldato Ryan Hoover, i canestri al momento giusto di Brian Oliver, la solidità e maturità raggiunta da Brian Montonati, la velocità di "Speedy Gonzales" McIntyre, ed il contributo fondamentale di elementi come Caprari, Bonsignori e Grappasonni che partendo dalla panchina, a differenza dei dirimpettai avversari, hanno saputo dare minuti di qualità e quantità ai loro colori, risultando una volta ancora l'arma in più della capolista. "Abbiamo vinto l'ennesima battaglia - afferma coach Giovanni Perdichizzi -ma per fare nostra la guerra sportiva dobbiamo aggiungere un altro tassello ed aggiudicarci la prossima finale. Il nostro compito è di stare fuori dall'euforia che ci circonda anche se comprendiamo la gioia ed i preparativi dei nostri tifosi, impagabili anche a Caserta, dove ci hanno seguito in tanti e con il solito grande calore. Non mi stancherò mai di ringraziarli pubblicamente. Comunque è normale che noi dobbiamo pensare solo a Ferrara e studiare il modo di battere anche gli estensi e poter finalmente festeggiare insieme al nostro pubblico". Claudio Argiri
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