Comunicato Stampa n. 279 del 19 aprile 2005
Presentato il nuovo libro di Federico Miragliotta
Sala consiliare gremita ed alcuni dei protagonisti in prima fila per la presentazione, ieri pomeriggio, del libro “Vecchi Marinai” di Federico Miragliotta, edito da Armenio, con il patrocinio della Cooperativa Servizi Sociali di Capo d’Orlando e della Sgs Sincert. Un libro che racconta «i vecchi», le loro storie, i loro sentimenti. Vecchi che vivono insieme in una casa di riposo. Quella di San Piero Patti, dove Miragliotta ha svolto il servizio civile in qualità di obiettore di coscienza. Oltre al sindaco di Capo d’Orlando, Massimo Carrello, sono intervenuti l’assessore ai Servizi sociali di San Piero Patti, Serafina Collorafi, il presidente della Cooperativa Servizi Sociali, Cono Galipò, la responsabile del Servizio civile della Lega nazionale delle cooperative, Sabrina Mancini, e Filippo Parrino, responsabile regionale delle cooperative sociali di Legacoop. La presentazione del volume è stata affidata a Cono Messina e Giovanni La Torre. «E’ come se Federico vivesse direttamente, a soli 26 anni - ha detto Messina, esaltando il valore del libro, ma anche la sensibilità e la poetica dell’autore - una età in cui si trova molto vicino a quella della terza età». Miragliotta ha puntato sull’importanza di riconsiderare «il vecchio» quale fonte di «senso della vita», ma anche di coraggio poiché «se loro ce l’hanno fatta, posso farcela anch’io». Sabrina Mancini ha definito il libro «un affresco di vita reale nella frenetica vita di oggi», e il sindaco Carrello ha sottolineato le doti di sensibilità mostrate da Miragliotta, ma anche la scelta di non vendere il libro, ma di regalarlo. «Donare un libro, oggi è una rarità», ha sostenuto Massimo Carrello. Un viaggio intenso, ricco di significati, semplice nella forma ma forte nei contenuti, quello compiuto da Federico Miragliotta. “Vecchi Marinai” è il titolo del libro che raccoglie le storie di questi «vecchi», ne dipinge i sentimenti e ne esalta il valore spesso negato proprio dai giovani. Con una certezza, come ha detto Miragliotta: «Sul letto di morte avremo soltanto ciò che abbiamo seminato». E così si alternano le storie ai quadretti dipinti attraverso semplici, talvolta poetiche descrizioni alle quali Miragliotta sembra voler prestare grande attenzione. Autentici acquerelli, una sorta di gioco con il quale l’autore trasforma parole in nitide immagini, mentre la forza del bianco e nero degli scatti di Manuela Cappa e Domenica Viviana Scalisi completano l’opera in modo esemplare. Da Luigi a Graziella, da Maria a Iole (l’artista), a Pietro, a Salvatore, le storie si susseguono in un libro che si fa leggere tutto d’un fiato.
Ufficio Stampa
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