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Milano - Capo d'Orlando - martedì 26 aprile 2005 at 09:48


LUCA CHIRIELEISON: Un orlandino sull'onda dei successi

Da Capo d’Orlando al lago Maggiore: in barca a vela. Non è uno scherzo e naturalmente stiamo parlando in senso figurato, perchè se è vero che sul mare siciliano di Capo d’Orlando e sul varesino Verbano in barca a vela ci si va eccome e ci si diverte anche, è un po’ improbabile trasferire via “acqua e vento” qualsiasi barca da questi due punti.
In realtà stiamo parlando di un velista siciliano di nascita (orlandino appunto), milanese d’adozione (dal 1993 vive e lavora nel capoluogo lombardo), verbanese dal punto di vista velico (attualmente fa parte dell’Associazione Velica Alto Verbano di Luino, sponda lombarda del secondo lago italiano): si chiama Luca Chirieleison e dai giorni in cui, bambino solcava con un 470 (qualche volta anche un po’ di pesca, ma mai le gare) il mare Tirreno, ai giorni nostri di strada, in senso velico ne ha fatta molta.
Il suo primo amore velico agonistico fu a metà degli anni ’80, il windsurf che allora inizia a diffondersi in Italia: in questo settore si è dedicato non solo all’agonistico attivo, ma anche a quello organizzativo sia come presidente del Wind Club Capo d’Orlando che come delegato zonale prima e Vice Presidente poi del PBA Italia (professional Boardsailor Association, l’associazione internazionale dei “windsurfisti” professionisti).
Il trasferimento al nord, dove faceva troppo freddo (non solo per lui abituato al meraviglioso clima della sua regione natale!), abbandonò il windsurf per dedicarsi alla vela (risale a quell’epoca anche un esperienza di traversata atlantica con un Sangermani di 18 metri).
Nel 1994 si iscrive al Circolo Velico Medio Verbano di Cerro di Laveno Mombello (un delizioso paese che si trova proprio di fronte alle isole Borromee), contestualmente inizia a fare regate su barche d’epoca partecipantdo a numerosi raduni in tutto il mediterraneo, ma è nel 2002 che la sua carriera agonistica inizia ufficialmente con l’arrivo del 5.5 Cibele II, di cui si innamora e di cui segue un abile restauro, e al timone del quale nel 2003 a Benodet in Bretagna e nel 2004 a Torbole, sul lago di Garda vincerà il titolo Mondiale della classe metrica (fa parte della stessa “famiglia” dei 12m SI della Coppa America, di Azzurra tanto per intenderci) nella Classic Division, cioè le imbarcazioni costruite prima del 1970. Quest’anno Luca Chirieleison, in equipaggio con i lombardi Gianluca Ghiringhelli e Marco Locati, inizierà la stagione 5.5 a Laveno dove ai primi di maggio verrà disputato il Campionato Italiano 2005. La stagione poi continuerà con il Campionato Europeo che si terrà in Austria all’inizio del mese di Luglio.
La passione del siculo-milanese-verbanese Luca Chirieleison per la vela non si esaurisce con la sua passione per le imbarcazioni d’epoca: da quest’anno con gli stessi uomini d’equipaggio sarà in regata anche con un modernissimo monotipo, l’UFO 22: con il nome IRRITEC, cioè quello di un’azienda siciliana specializzata nella produzione di sistemi per l’irrigazione, parteciperà ad alcune tappe della Volvo Cup, al Campionato Italiano di classe in settembre a Gaeta e sul lago maggiore alla Coppa Alcea 2005 - Campionato Italo Svizzero UFO 22: proprio nella seconda giornata di questa manifestazione, corsa recentemente a Luino, Luca Chirieleison con Irritec ha colto il primo successo della stagione vincendo una delle prove disputate.

Laura Jelmini



(segr) Sta portando in giro per il mondo il nome di Capo d'Orlando mietendo successi in barca a vela. Luca Chirieleison (il primo nella foto), orlandino trapiantato nel varesotto, lo scorso anno ha conquistato il titolo mondiale di categoria e, in questa stagione, ha iniziato il campionato italiano con un importante successo. Il giovane imprenditore paladino attualmente fa parte dell'Associazione Velica Alto Verbano di Luino e dai giorni in cui, bambino, solcava con un 470 il mare Tirreno, ai giorni nostri di strada, in senso velico ne ha fatta molta. Il suo primo amore velico agonistico fu a metà degli anni '80, il windsurf che allora inizia a diffondersi in Italia: in questo settore si è dedicato non solo all'agonistico attivo, ma anche a quello organizzativo sia come presidente del Wind Club Capo d'Orlando che come delegato zonale prima e Vice Presidente poi del PBA Italia (professional Boardsailor Association, l'associazione internazionale dei "windsurfisti" professionisti). Il trasferimento al nord lo convinse ad abbandonare il windsurf per dedicarsi alla vela.

Sergio Granata

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