Comunicato Stampa n. 384 del 28 maggio 2005
Consiglio comunale, gli altri punti approvati
Il Consiglio comunale di Capo d’Orlando, prima dell’esame del bilancio di previsione, ha approvato all’unanimità diversi punti propedeutici alla definizione del documento economico e finanziario per l’anno 2005. Riguardano modifiche ai regolamenti di contabilità, pubbliche affissioni e asilo nido, mentre sulla Tia (la tariffa igiene ambientale che i cittadini pagheranno all’Ato per lo smaltimento rifiuti) si sono registrate cinque astensioni. Nell’ordine, su proposta del “Movimento per Capo d’Orlando”, si è proceduto alla variazione del regolamento di contabilità al fine di regolamentare in senso più restrittivo i prelievi dal fondo di riserva, che rimangono comunque nella piena disponibilità del sindaco e della Giunta. Per quanto riguarda la pubblicità e le affissioni, sempre su proposta del “Movimento”, ma al termine di un serrato confronto e di una breve sospensione dei lavori, si è arrivati alla modifica del regolamento comunale con l’inserimento di una risoluzione del Ministero delle Finanze relativa al calcolo della tassa da applicare per l’occupazione del suolo pubblico. L’interpretazione proposta dai consiglieri, porterebbe ad un sostanziale incremento dell’importo che i concessionari di pubblicità dovranno sborsare. Ma il dibattito ha fornito anche l’occasione per una riflessione complessiva sull’opportunità della presenza di alcuni tabelloni panoramici, che a fronte di poche entrate per il Comune deturpano il territorio. Il capogruppo del “Movimento”, Salvatore Letizia, ha inoltre ricordato la difficoltà esistente nel rintracciare la concessione dei vari pannelli espositivi, alcuni dei quali risalgono anche a 12 anni fa. Il consigliere Annalisa Germanà ha invece puntato l’indice contro le carenze nella fase di accertamento e sanzione, in affidamento alla società Ausonia/San Giorgio. Su questo argomento è intervenuto anche il sindaco Massimo Carrello, ricordando i numerosi appunti mossi alla concessionaria ed ha annunciato che, «interpretando la volontà dell’intero Consiglio comunale», a giugno invierà la disdetta del servizio, rendendo così definitiva la scadenza del contratto fissata per il prossimo 31 dicembre. Più delicata la questione relativa all’asilo nido comunale, dove è stato necessario procedere ad un adeguamento delle rette a carico delle famiglie a causa del pesante sbilanciamento nei costi di gestione che ammontano ad oltre 300.000 euro annui. Soltanto al termine di un lungo confronto e di un’altrettanto lunga sospensione, i presidenti della seconda e della quarta commissione, Calogero Amadore e Sergio Sirna, hanno raggiunto l’intesa per l’unificazione dei loro emendamenti. In sostanza, è stata fissata una quota base uguale per tutti di 20 euro mensili per i bambini che usufruiscono soltanto dell’asilo soltanto di mattina, e di 35 euro per quelli che rimangono anche nell’orario pomeridiano. A questa somma base, va aggiunto un altro importo variabile, determinato in base al reddito della famiglia. In particolare, sotto i 7.000 euro si è esenti, poi scattano aumenti per fasce di reddito che dai 10 euro in più per chi guadagna da 7.000 a 9.000 euro, raggiungono i 70 euro per coloro che hanno un attestato Isee superiore ai 20.000 euro. Il nuovo regolamento è stato quindi adottato all’unanimità. Il Consiglio comunale si è invece diviso sull’opportunità di esaminare prima del bilancio la Tariffa igiene ambientale che i cittadini verseranno all’Ato per il 2005. Con l’astensione di cinque consiglieri, comunque, l’aula ha adottato il provvedimento, nel timore di eventuali ripercussioni negative sulle casse dell’Ente, ipotizzare sia dal sindaco Massimo Carrello (che ha parlato di «atto dovuto, ma non gradito dall’Amministrazione né nelle modalità, né nei tempi», auspicando ci possa essere in futuro la possibilità di un approfondimento in sede Ato) che dal dirigente dell’Area economico e finanziaria, Antonino Colica. Nella sostanza, il provvedimento prevede una spesa presunta per la gestione dei rifiuti di Capo d’Orlando di 2.160.000 euro annui, a fronte di un incasso, relativo all’anno 2003, di 800.000 euro. La legge prevede la copertura totale dei costi, con il rischio evidente - secondo i consiglieri - che l’importo che i cittadini dovranno versare all’Ato risulti addirittura moltiplicato. L’ultima questione trattata, prima di passare all’esame del bilancio, l’individuazione dei servizi a domanda individuale e dei relativi costi (impianti sportivi, espurgo, asilo nido e la mensa scolastica). Anche su questo argomento, in seguito ad un emendamento della quarta commissione, letto dal presidente Sirna, il Consiglio si è espresso all’unanimità adeguando alcune delle tariffe applicate, risalenti ad alcuni decenni fa.
Ufficio Stampa
|