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Fantozzi lascia l'Upea - venerdì 3 giugno 2005 at 10:22
Il mitico Fantozzi lascia l'Upea "Fare il dirigente non mi basta"
Basket, A-1. L'ex play-maker della Nazionale è deciso a cambiare aria E' stato la bandiera dell'Orlandina che gli ha intitolato il palazzetto


CAPO D'ORLANDO. (ca) Dopo sette stagioni trascorse all'Orlandina sembra giunto al passo d'addio il matrimonio tra Alessandro Fantozzi e la società di via Beppe Alfano. Si potrebbe parlare di crisi del settimo anno ma non è assolutamente così, non si tratterebbe certo di un divorzio traumatico ma eventualmente di una separazione consensuale, poich‚ il presidente Enzo Sindoni, innamorato del 44enne ex playmaker della nazionale, farebbe un contratto a vita a Fantozzi. Lo stesso livornese, se confermerà le intenzioni confidate a qualche amico orlandino, non se ne andrebbe di sicuro sbattendo la porta, ma solo, pare, perch‚ non più gratificato dal ruolo societario con il quale ha concluso la stagione che ha portato l'Orlandina nell'olimpo del basket italiano. L'ex capitano dei paladini, infatti, ha svolto il ruolo di dirigente nel settore promozione, comunicazione e scuole, un compito che non gli ha dato assolutamente quella visibilità che la luminosa carriera di giocatore gli ha dato. "Come sempre ho fatto a Capo d'Orlando deciderò a fine contratto ed insieme ad Enzo", ha detto qualche tempo fa Fantozzi, che da giocatore ha legato il suo nome alla scalata dell'Orlandina dalla B2 alla Legadue, ricevendo in cambio la dedica del palatenda di piazza Peppino Bontempo ed il ritiro, fino al 2014, ovvero per dieci anni, della maglia numero 10 che ha sempre indossato da atleta fino ad un anno fa. Incerto se continuare a giocare dopo aver riportato in A2 il Don Bosco Livorno e dopo l'esperienza a Montecatini, Fantozzi, mentre sfogliava la margherita, nell'estate del 1998 è stato contattato da Sindoni che non ci ha messo molto a convincerlo ad iniziare il tentativo di un ciclo all'Orlandina, squadra sconosciuta non solo al livornese ma anche nel panorama italiano. Per entrambi era una scommessa che sembrava persa visto il deludente risultato del primo anno di B2, chiuso con l'eliminazione al primo turno dei play-off per mano del Trapani, con 495 del capitano. Ma al secondo tentativo, con una squadra robusta al fianco (il playmaker segna 367 punti) e Trullo in panca nella seconda parte di stagione, arriva la festa sul parquet dei cugini del Cefalù ed il 1 giugno 2000 diventa una delle tre date storiche da ricordare finora per il club. Poi arriva il 12 maggio 2001 con l'apoteosi di Pavia ed il balzo in Legadue con Gramenzi come coach e 458 punti del "nostro". I play-off sfiorati al primo anno nel gotha del basket italiano con 389 punti di Fantozzi diventano il dramma sportivo della sfortunata ma meritata (per i tanti errori commessi) retrocessione in B1, unica in carriera per il livornese e per Sindoni, segnale che un ciclo è finito ma che viene colto la scorsa estate quando l'Orlandina rischia addirittura il baratro della B2 e si salva solo al secondo turno dei play-out con Ciccio Ponticiello al timone. Ora, dopo un anno nell'ombra ma con la storica promozione in A1 conquistata all'esordio nella veste di dirigente, Fantozzi sembra vicino all'addio.

Giornale di Sicilia
Claudio Argiri

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