LE COLONNE DEL CINEMA Serie scritta e condotta da Mimmo Mollica Cura e regia di Claudio Licoccia
1^ puntata (sabato 18 giugno 2005, ore 20) La musica nel cinema è 'messinese' Dopo Domenica In, Mollica torna a condurre un programma alla radio e parla di Ennio Morricone e dei suoi rapporti con Patti e Gioiosa Marea, dov'è nata la moglie del compositore romano Le colonne del cinema, serie scritta e condotta dal messinese Mimmo Mollica, in onda su Radio2 il sabato alle 20, avvia un dibattito sulla musica italiana nel cinema. La prima puntata è dedicata al binomio Sergio Leone-Ennio Morricone, "il migliore sceneggiatore dei miei film", come affermato da Leone, per dare l’idea di quanto il suo cinema dovesse alla musica di Morricone. Colonne sonore fatte di suoni strani, vecchi barattoli e da un cucchiaino rigirato nella tazzina del caffè da Robert De Niro per una personale ma geniale ‘prateria’. Tra le 'note' vincenti del maestro Morricone c'è la pianista pattese Gildà Butta', colei che ha prestato le mani a Novecento ne La leggenda del pianista sull'0ceano di Tornatore e suonato in The Mission, Sostiene Pereira, Nuovo cinema Paradiso, etc. "E pensare - dice Mollica - che Morricone non ama comporre brani per pianoforte. Ma se glielo chiedono, com’è accaduto con "La leggenda del pianista sull’oceano" di Giuseppe Tornatore, non si tira indietro". Mollica racconta alcuni aspetti inediti della vita professionale e privata del grande compositore. Una vicenda in buona parte messinese, metà pattese e metà gioiosana. "Gilda Buttà infatti - racconta Mimmo Mollica - non è il solo legame che il grande compositore ha con la provincia di Messina. Ve n’è uno indissolubile e forte. Si chiama Maria Travia ed è la moglie e musa ispiratrice del maestro. Maria Travia è nata a San Giorgio di Gioiosa Marea, dove però non sono più tornati, se non una volta, in viaggio di nozze". Morricone parla della moglie da innamorato e le attribuisce il merito di molte scelte fatte. Come quella volta che il compositore aveva deciso di optare per una partitura complessa per uno dei più conosciuti temi per musica da film "Giù la testa", ma fu proprio la moglie a convincerlo per la versione più semplice. E fu un altro dei tanti successi mondiali. Alcuni anni addietro il compositore fu presente a Tindari ad un concerto di Gilda Buttà. "Mio marito non si sposta volentieri e con facilità - dice Maria – e non è mai facile convincerlo. Farlo venire a Tindari, qualche anno fa, per il concerto di Gilda Buttà è stato quasi un miracolo". Alla domanda "Come mai per l'esecuzione al pianoforte delle sue musiche ha scelto Gilda Buttà, metà pattese e metà gioiosana", Morricone risponde: "Il caso volle che la pianista cui era stato affidato il compito abbia avuto delle difficoltà e al suo posto gli fu proposta una giovane e promettente pianista: Gilda Buttà. Da allora è rimasta tra i musicisti con cui collaboro stabilmente, ogni volta che se ne presenta l’occasione". Ed aggiunge: " Gilda è una grandissima pianista che lavora con me da tanti anni. Ma questa (La leggenda del pianista sull'oceano, ndr) è stata la prova più dura, che l’ha impegnata in uno studio complesso di brani semplici ma intensi e brani tecnicamente difficili, al limite del virtuosismo". Con queste parole, il grande compositore Ennio Morricone, col quale si identifica la musica da film, da Cinecittà a Hollywood, svela l’identità di Gilda Buttà. Nata a Patti (ME), Gilda Buttà ha iniziato lo studio col padre, Carmelo, violinista e docente al Conservatorio Corelli di Messina (oggi residente a Gliaca di Piraino, dove si dedica agli studi di astronomia, oltreché musicali, ndr). Come il giovane Novecento, Gilda Buttà "impara" la musica sentendo suonare il padre, professore di violino, e se ne innamora, fino a diventare il pianista del transatlantico. Gilda Buttà vince i primi concorsi pianistici a soli 8 anni. Ascoltata da Jacopo Napoli, le viene assegnata una borsa di studio dal Conservatorio di Milano e vince molti concorsi. Tra gli argomenti della prima puntata di Le colonne del cinema, inoltre, La finestra di fronte (Ozpetek-Guerra), con alcune belle canzoni di musica leggera del nostro repertorio nazionale: Ma che freddo fa e Gocce di memoria. Nota biografica:
Mimmo Mollica è autore e conduttore di programmi radiotelevisivi. Ha fatto parte dello staff della recente edizione di Domenica In.Collabora con la Rai sin dai tempi in cui a Palermo esisteva solo la radiofonia. Ha lavorato nel cabaret, facendo parte del cast fisso del Derby Club di Milano. Ha pubblicato dischi con la Polygram e collaborato con Umberto Bindi e Amalia RodriguesPer Radio2 ha scritto e condotto diverse serie, tra cui Musica di confine, Riveduti & corretti, Italiano cantato.
|