Comunicato Stampa n. 443 del 20 giugno 2005
Mozione di sfiducia “singola” al sindaco Carrello. Ma l’Unione di Centro dice no
Il consigliere di opposizione Teresa Restifo Pecorella ha presentato oggi al segretario generale del Comune di Capo d’Orlando, Giuseppe Librizzi, con la sua sola firma, la mozione di sfiducia al sindaco Massimo Carrello. Il consigliere lamenta, fra l’altro, il presunto mancato rispetto del patto di stabilità nell’anno 2004, il mancato completamento o avvio di opere pubbliche, la ridotta efficienza degli uffici e dei servizi comunali e la mancata attuazione del programma elettorale. La legge regionale n. 35/97 prescrive che la mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri (8 su 20), mentre per l’approvazione in Consiglio comunale è necessario il 65% dei voti (13 su 20). Il primo commento in merito all’iniziativa del consigliere Restivo Pecorella, a margine della conferenza stampa dell’Unione di Centro, indetta per chiarire la posizione del gruppo consiliare in merito alla crisi politica in atto, è stato quello dell’avvocato Salvatore Librizzi, consigliere provinciale dell’Udc, secondo il quale «tutti gli atti politici meritano rispetto, ma questo vuole essere una provocazione e come tale va preso. Non mi pare ci siano le condizioni - ha aggiunto Librizzi - per tornare al giudizio degli elettori». Il capogruppo dell’Unione di Centro, Calogero Amadore, ha precisato inoltre che i componenti del gruppo «non firmeranno la mozione», anche se ha ribadito che, eventualmente, il suo potrebbe essere il tredicesimo voto, cioè l’ultimo necessario per l’approvazione in aula della sfiducia.
Ufficio Stampa
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