Comunicato Stampa n. 444 del 20 giugno 2005
Conferenza stampa, l’Unione di Centro rimane fedele al programma di Carrello
«Noi restiamo in questa coalizione, sostenendo fino in fondo il programma elettorale del sindaco Massimo Carrello. Ma se ci vengono proposte cose che non sono nel programma e che per il bene del paese non ci convincono, noi non le approveremo». Questa la dichiarazione del capogruppo dell’Unione di Centro, Calogero Amadore, nel corso della conferenza stampa promossa dal gruppo consiliare per fare il punto sulla crisi politica in atto, alla quale hanno preso parte anche il presidente del Consiglio, Filippo Lanza, e il consigliere Salvatore Bongiorno, oltre al consigliere provinciale dell’Udc, Salvatore Librizzi. Amadore, che ha ripercorso tutte le tappe della crisi, a partire dalla fuoriuscita degli indipendenti dalla coalizione di maggioranza, ha anche ribadito che «l’Unione di Centro non è interessata ad entrare in questa Giunta», poiché non si chiedono posti ma «un nuovo modo di amministrare». Il suo gruppo, pertanto, «non è interessato ad entrare in una Giunta se in questa non potrà incidere e non potrà assumere delle decisioni». Per quanto concerne il giudizio sull’operato dell’esecutivo, Amadore ha parlato di «luci e ombre», sottolineando che «questa Giunta va cambiata almeno in parte». Con il duplice obiettivo di avere «una Giunta più efficiente e una maggioranza più ampia». Come? «Chiediamo che si apra a tutti coloro che ci vogliono stare, maggioranza e opposizione - ha chiarito Amadore - affinché si faccia una maggioranza programmatica che ci consenta di rilanciare l’attività politica e amministrativa». In merito alla composizione dell’esecutivo, il capogruppo dell’Unione di Centro ha ribadito che questa deve essere «proporzionale alle rappresentanze consiliari». In merito all’ampliamento della maggioranza, Amadore ha detto che è un’idea del sindaco Carrello, il quale a dicembre ha fatto un’apertura a 360 gradi al Consiglio comunale, e «non una nostra invenzione». Pur sollevando dubbi sulla reale posizione dei consiglieri Renato Oteri e Fernando Biscuso, l’Unione di Centro ha poi sostenuto che 12 componenti non bastano («al primo mal di pancia politico, saremo di nuovo in crisi»), mentre quella proposta dal sindaco, a 13 consiglieri, «in realtà non esiste». Il motivo di ciò, secondo Amadore, andrebbe ricercato nella posizione del consigliere Sergio Sirna, transitato alla Margherita, il quale dovrebbe scegliere secondo le indicazioni del partito. «Noi chiediamo di fare una maggioranza a 14 - ha sottolineato Amadore - tirandoci dietro entrambi i consiglieri che aderiscono alla Margherita». La maggioranza a 12 non piace neppure all’avvocato Salvatore Librizzi, perché ormai «è venuto meno il rapporto di fiducia fra le componenti». Librizzi ha inoltre riconosciuto all’Unione di Centro un «ruolo di traino dell’Amministrazione», negando di aver mai mosso rilievi politici o formali sugli atti compiuti da Palazzo Europa. Ed ha sostenuto che «l’azione amministrativa ha avuto un percorso indipendente dalla crisi politica». Per quanto concerne la sua scelta di abbandonare, un anno fa, il ruolo di esperto legale del sindaco, Librizzi ha sostanzialmente ribadito che era venuta meno la fiducia in seguito alla gestione del suo parere in merito alla procedura di selezione del difensore civico. Sulla costituzione dell’Udc a Capo d’Orlando, il consigliere provinciale ha detto che i ritardi sono determinati dalle difficoltà che hanno accompagnato il partito sia a livello nazionale che regionale, aggiungendo, fra l’altro, di non poter «chiedere al consigliere Amadore di fare la punta di diamante dell’Udc, perché offenderei il suo passato e le sue idee». Sempre Librizzi, infine, ha annunciato che la prossima conferenza stampa del gruppo riguarderà la cessione dei terreni del bosco di Amola, argomento caro proprio al consigliere Amadore.
Ufficio Stampa
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