"PalaFantozzi", i lavori vanno a rilento Perdichizzi: l'Orlandina rischia molto Basket, A-1. Il coach: "L'impianto potrebbe non essere pronto per l'inizio del torneo" Carrello lo rassicura: "Entro questa settimana la ditta inizierà a smontare le tribune"
CAPO D'ORLANDO. (ca) Mentre il direttore generale Ciccio Venza ostenta sicurezza e il sindaco Massimo Carrello rassicura tutti i tifosi dicendo che "entro questa settimana la ditta incaricata inizierà a smontare le tribune, il piccolo ritardo è dovuto solo a normali fattori burocratici", il coach dell'Orlandina lancia un preoccupato grido d'allarme, invitando tutti a vigilare ed adoperarsi sull'effettivo ampliamento del PalaFantozzi. "Ad oggi _ dichiara uno scettico Giovanni Perdichizzi _ c'è la fattiva possibilità che non ci sia un campo dove giocare in serie A-1. Il tempo stringe e chi dovere deve far seguire i fatti alle parole, poich‚ in queste condizioni inutile pensare a riconferme ed acquisti per la prossima stagione". A proposito di conferme la sua sulla panchina dei biancoazzurri non è stata tale, poichè un anno fa di questi tempi ha firmato un bel triennale che ha tutta l'intenzione di rispettare fino in fondo e magari oltre, campo e sirene dei club di primo piano dello stivale cestistico permettendo. Per il momento Perdichizzi si gode gli ultimi giorni di meritata vacanza prima di partire per la Summer League di Treviso dal 30 giugno al 3 luglio, dove, accompagnato dal direttore sportivo Diego Pastori, cercherà nuovi possibili giocatori utili alla causa dell'Orlandina. "Ancora è presto per parlare di mercato _ afferma _ perch‚ nessun giocatore firma contratti di questi tempi, prima di aver vagliato tutte le offerte. Per quanto ci riguarda già la scorsa estate ci siamo dati una linea di efficienza, organizzazione, puntualità negli impegni, tempestività nella risoluzione dei piccoli grandi problemi quotidiani e siamo intenzionati a continuare a seguirla. Chi ha giocato con noi sa che all'Orlandina ha trovato e troverà tutto questo, come in un club di prima fascia, e deve essere felice di sposare il nostro progetto, anche a costo di rinunziare a qualche dollaro. Ho saputo che qualche società non ha rispettato o ha rispettato in ritardo gli impegni economici, all'Orlandina, invece, c'è garanzia su tutto e chi è stato con noi lo sa e direttamente o tramite gli agenti, si spargerà la voce che organizzativamente non abbiamo nulla da invidiare a nessuno e possiamo vantare una piazza calda, che capisce di basket e coccola, forse anche fin troppo, i suoi giocatori. Con queste solide basi, pur sapendo che dobbiamo fare i conti con il nostro budget, sul mercato ci faremo rispettare ma ancora è prematuro fare nomi. Il cuore mi porterebbe a cercare di riconfermare tutti quelli che hanno stravinto la Legadue, ma bisogna ragionare a freddo e valutare tante cose, lasciando da parte i legami affettivi. I tifosi stiano tranquilli, un anno fa abbiamo fatto scelte anche impopolari ed alla fine il campo ci ha dato ragione, ora vedremo di seguire la stessa linea. Ma senza palazzetto qualsiasi discorso sarà inutile".
Claudio Argiri
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