Scafati o Viola, il dubbio di Brian Oliver. La "stella" si allontana dall'Orlandina Basket, A-1. Persi Howell e McIntyre, sfuma anche la conferma dell'italo-americano Contatti con Leo Busca, l'ex regista di Ferrara è un pupillo di Giovanni Perdichizzi CAPO D'ORLANDO. (ca) Si è aperta ieri una settimana cruciale per il futuro dell'Orlandina, neopromossa in serie A-1 ed unica rappresentante del Sud Italia da Napoli in giù, nel massimo torneo italiano. Se il nodo ampliamento "PalaFantozzi" sarà, come sembra, definitivamente sciolto, la società, che ha lanciato un ultimatum all'amministrazione comunale, da domani, alla scadenza dell'aut aut, potrà iniziare a definire in maniera ufficiale le tante operazioni di mercato e sponsorizzazioni avviate da tempo. L'unica cosa certa al momento è che Rolando Howell sarà uno dei pivot avversari del prossimo campionato ed i tifosi paladini lo ammireranno con la maglia della mitica Varese. Per il resto tutto è ancora aperto, anche se sembra ormai prossimo anche l'addio a Terrell McIntyre, oggetto del desiderio di diverse società. L'ex playmaker di Ferrara vuole giocare in serie A ma non per forza in Italia, e, soprattutto, vuole monetizzare al massimo il suo strepitoso campionato di Legadue che l'ha posto in evidenza nel ruolo di regista al pari del casertano Colson e di pochi altri. Caserta, Pavia, Reggio Emilia ma anche un ritorno in Francia per giocare nel Le Mans, tra le tante possibilità nel futuro di McIntyre, che l'Orlandina, comunque, non si è rassegnata a perdere e proverà in questi giorni di convincerlo a restare. Chissà, però, che coach Perdichizzi non abbia pensato di sostituirlo con un regista più classico, ovvero con il fidato Leo Busca, reduce da una buona stagione a Ferrara e già playmaker per tre campionati nel Messina di Giovanni. Dello starting five delle meraviglie, perso Brian Montonati che Jesi si vuol tenere stretto e considerato che Ryan Hoover non può certo aspettare che l'Orlandina piazzi i primi colpi prima di sapere se potrebbe rientrare, da extracomunitario, nei piani futuri, l'unico elemento che può ancora far sognare i tifosi orlandini è Brian Oliver. Ma solo se Perdichizzi punterà i piedi per riaverlo come leader in campo e negli spogliatoi e l'italo-americano abbasserà le pretese, si potrà rivedere "the chief" in maglia biancoazzurra, anche se il 37enne reggino d'adozione sta cercando di vendere bene la sua straordinaria stagione ed il suo status di italiano. Scafati e la sua ex Viola pare siano seriamente interessate ad Oliver su cifre vicine ai 200.000 euro, mentre l'Orlandina al massimo sarebbe disposta a confermare lo stesso ingaggio dello scorso anno. Infine improponibile sul piano economico l'ingaggio del pivot Richard Mason Rocca, ex Jesi e Napoli, americano con nazionalità italiana tanto da far parte dell'Italia di Recalcati, che viaggia su cifre di club di prima fascia, fuori dalla portata del budget paladino.
Claudio Argiri
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