Comunicato Stampa n. 519 del 18 luglio 2005
Consacrata la nuova Chiesa di Santa Lucia
Bagno di folla per Santa Lucia e per il vescovo, monsignor Ignazio Zambito, che ieri sera ha consacrato la nuova Chiesa alla Martire di Siracusa. Un evento atteso da oltre vent’anni e finalmente concretizzato per i fedeli del popoloso quartiere che di Santa Lucia porta il nome, e soprattutto per il Comitato, presieduto da Antonino Mazzone, che si è battuto a tutti i livelli per coronare il sogno dell’intera comunità. All’inaugurazione hanno preso parte anche il sindaco Massimo Carrello, il vicesindaco Salvatore Mantineo, diversi altri assessori e consiglieri comunali, l’onorevole Nino Beninati e il consigliere provinciale Salvatore Librizzi. Il presidente Mazzone, dopo aver ripercorso brevemente le tappe che hanno portato alla realizzazione della Chiesa, ringraziando tutti coloro che si sono impegnati in questa direzione, dall’onorevole Carmelo Lo Monte a Vincenzo Leanza che ha firmato il decreto di finanziamento, all’allora presidente del Consiglio comunale, Massimo Carrello. Proprio il sindaco Carrello ha ricordato le difficoltà incontrate anche a causa di «oppositori che per fortuna, nel tempo, sono scomparsi», ed ha annunciato la volontà di donare la nuova Chiesa alla Diocesi di Patti. Appassionata l’omelia del vescovo Zambito, che ha invitato la comunità a prendersi cura della nuova Chiesa, «che è di tutti», ma anche a non alimentare divisioni fuori dal tempio. «Essere in comunione in Chiesa - ha detto il presule - esige che ci sia comunione anche in famiglia». Particolare il rito della consacrazione della Chiesa, proseguito per circa due ore e che ha visto il vescovo benedire i muri e «il popolo di Dio» e ungere la struttura con il Crisma benedetto il giovedì santo. Nella botola posta sotto l’altare, inoltre, sono state poste le reliquie di Santa Lucia, di San Pio da Pietrelcina, di S. Annibale Maria di Francia e della Beata Pina Suriano. Insieme alle reliquie è stata posta una copia del verbale di consacrazione, firmata, fra gli altri, dal sindaco Carrello, dal presidente del Comitato, Mazzone, e dalla progettista dell’opera, l’architetto Domenica Fardella. «Come comunità cristiana - ha detto in conclusione il parroco Vittorio Casella, non sottacendo le difficoltà presenti e la necessità di realizzare ancora alcuni importanti lavori - abbiamo evitato un’altra incompiuta». Monsignor Casella ha inoltre auspicato che la Chiesa venga adesso utilizzata e mantenuta nel giusto decoro.
Ufficio Stampa
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