Comunicato Stampa n. 607 del 16 settembre 2005
Erosione del lungomare, diffida alla Provincia e probabile ricorso alla somma urgenza
L’Amministrazione comunale non scarta alcuna ipotesi, compreso il ricorso alla somma urgenza, per la messa in sicurezza del lungomare Andrea Doria, delle abitazioni e delle strutture turistiche messe a repentaglio dal grave fenomeno erosivo in atto. E intanto diffida la Provincia affinché intervenga “urgentemente” per la messa in sicurezza della strada provinciale 147, lungomare Andrea Doria. La Giunta, su proposta del sindaco Massimo Carrello, ha inoltre conferito al primo cittadino il mandato per approfondire, attraverso consulenze tecniche e legali, se vi sono connessioni fra il ripascimento effettuato con il progetto pilota dell’ingegnere Giorgio Sirito, comprese le modifiche ad esso apportate, e lo stato attuale della spiaggia, in particolare fra le vie Roma e Saint Bon. Al sindaco Carrello, chiamato a proseguire nell’opera di coinvolgimento delle autorità statali, regionali e provinciali, anche il compito di perseguire le eventuali responsabilità che dovessero emergere dalla verifica.
All’Ufficio tecnico comunale, invece, è stato conferito l’incarico per la progettazione di un intervento immediato, nel rispetto della filosofia del progetto Sirito, per la messa in sicurezza della strada e dei fabbricati. «E’ ormai evidente a tutti - sottolinea il sindaco Carrello - il rischio imminente di distruzione del lungomare, visto che le mareggiate hanno già scoperchiato le fondamenta del muro di contenimento della strada, e altrettanto evidente è lo stato di pericolo per la pubblica incolumità. Dopo i tanti solleciti fatti non c’è più tempo per attendere risposte che dovevano arrivare ieri - sottolinea Carrello - passeremo pertanto da subito alle vie di fatto, a tutela del territorio e della pubblica incolumità».
La Giunta ha inoltre preso atto della non corrispondenza del progetto Sirito approvato dal Consiglio comunale nel 1991 e messo a bando dalla Provincia regionale, con i lavori effettivamente realizzati. In particolare, secondo le relazioni tecniche acquisite, sarebbe da imputare alla mancata realizzazione del pennello di massi naturali all’altezza della via Dandolo, il mancato accumulo della sabbia nella zona oggi interessata dall’erosione. Una questione piuttosto delicata sulla quale il sindaco Carrello ha incassato anche il via libera del Consiglio comunale e che potrebbe presto sfociare nella realizzazione del pennello suggerito anche dall’Ufficio tecnico. L’alternativa, nell’immediato, per evitare le conseguenze devastanti di una mareggiata improvvisa, sarebbe lo spostamento della maggior parte di sabbia possibile dalla zona del Faro a quella maggiormente interessata dall’erosione.
Ufficio Stampa
|
