Dall'opposizione «no» a Carrello A Capo d'Orlando si voterà la sfiducia
I consiglieri “federati” della opposizione dicono “no” alla partecipazione al governo di salute pubblica, proposto loro dal sindaco Massimo Carrello e finalizzato ad evitare la mozione di sfiducia che incombe sulla sua testa e così il futuro amministrativo del primo cittadino è nelle mani dei quattro consiglieri dell'Udc e dei due indipendenti Biscuso ed Oteri. A poche ore dal voto della massima assise orlandina (il Consiglio voterà la sfiducia dopodomani alle 18.30) Carrello però si dichiara ancora ottimista sulla possibilità che la sua amministrazione possa continuare a governare la città. «Io – dice – nonostante la confederazione dei cinque consiglieri dell'opposizione abbia declinato l'invito a far parte del nuovo progetto politico del governo di salute pubblica, sono ottimista e credo in una nuova maggioranza a tredici». Quindi un ritorno all'antico con la vecchia maggioranza, uscita dalle elezioni del 2003 più l'indipendente Lipari: «non propriamente – replica Carrello – ma una nuova alleanza perché con l'azzeramento della giunta e l'apertura a tutti i consiglieri, si va verso un nuovo progetto politico». I cinque consiglieri dell'opposizione, Aldo Sergio Leggio, Salvatore Letizia, Michele Tindaro Reale, Sergio Sirna e Gianfranco Timpanaro Pirrina ,in un documento spiegano il diniego all'invito di Carrello a partecipare alla nuova maggioranza. «Non la riteniamo percorribile – scrivono – in un quadro politico ulteriormente lacerato nelle componenti della ex maggioranza (vedi mancate dimissioni e revoca da parte del sindaco degli assessori della lista Insieme e le precisazioni del coordinatore di Alleanza Nazionale in riferimento all'appartenenza alla Casa della Libertà della futura amministrazione) né temporalmente consona dopo la presentazione della mozione di sfiducia. La Federazione dei gruppi consiliari aveva previsto anticipatamente lo sfascio a cui l'amministrazione attiva avrebbe portato il paese e si era fatta portavoce di una proposta di un nuovo governo di programma, che era stata rigettata dal sindaco Carrello e dalle forze politiche della ex maggioranza. Pertanto si riconferma la non disponibilità a partecipare all'amministrazione del paese, ritenendo invece più salutare per la comunità e per le forze politiche di giungere al dibattito della mozione di sfiducia per fare ulteriore chiarezza e porre fine a questa esperienza amministrativa fallimentare, dando la possibilità ai cittadini di eleggersi il nuovo governo del paese». Circa le lacerazioni interne alle forze rimastegli fedeli ed in particolare circa presunti contrasti con la sua lista di riferimento e cioè "Insieme" , così come ipotizzato dai consiglieri della Confederazione, Carrello ammette che ci siano attualmente delle frizioni «ma con i miei amici – ribadisce il sindaco – i chiarimenti arriveranno presto. In ogni caso, se il nuovo progetto del governo di salute pubblica, voluto fino a pochi giorni fa dalle opposizioni ed ora reputato da alcuni fuori termine massimo non sarà condiviso dai più, pazienza – conclude – Ma certamente io continuerò a fare politica, anche senza sedere sulla poltrona più alta della città, perché voglio spendermi per il mio paese come ho fatto in questi sette anni».
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