Capo d'Orlando Domani giorno della verità per il primo cittadino
Si dimetterà in Aula? Anticiperebbe così la mozione di sfiducia.
Domani alle ore 18, aula consiliare del Comune di Capo d'Orlando, va in scena la votazione della mozione di sfiducia al sindaco Massimo Carrello. Così come è previsto il tutto esaurito nella tribuna riservata al pubblico, con le due emittenti televisive locali in diretta, non si esclude anche il colpo di scena: le dimissioni del sindaco in aula a conferma di una crisi le cui motivazioni sfuggono a tutti. Ironia della sorte, a decretare la fine anticipata di una sindacatura potrebbero essere non i consiglieri dell'opposizione, bensì gli stessi compagni d'avventura di Carrello che appena due anni fa decretarono la sua plebiscitaria vittoria elettorale. La rottura, sempre più insanabile, tra il sindaco e l'Unione di Centro (formata dai consiglieri Amadore, Bongiorno, Lanza e Galati) è stato l'ultimo tassello di una crisi apertasi più di un anno fa, quando alcuni consiglieri di “Insieme”, la lista storica che si rifà al sindaco e cioè Sirna e Oteri ed altri provenienti sempre da liste “amiche”, lo abbandonarono facendo traballare la maggioranza che lo appoggiava che così perse il controllo del Consiglio comunale. Il resto è storia recente. Da un lato, prima l'opposizione e poi gli ex alleati che chiedono l'azzeramento della giunta e l'apertura a 360 gradi del governo e dall'altro il sindaco che in extremis concede tutto , licenziando gli assessori e aprendo nuovamente il tavolo delle trattative. Trattative che però hanno incontrato difficoltà enormi tanto che le previsioni di una soluzione della crisi in zona Cesarini sono veramente catastrofiche. Così tutto lascia prevedere una fine anticipata della sindacatura di Carrello e il ritorno al voto che potrebbe essere fissato per la prossima primavera non dopo un lungo periodo di commissariamento. Intanto i consiglieri comunali della lista “Insieme” rintuzzano le voci di possibili contrasti con il sindaco ed con un comunicato stampa diffuso ieri, prendono di mira i consiglieri d'opposizione “federati” e dicono: «prendiamo atto con sorpresa dell'ennesimo tentativo di stigmatizzare le vicende politiche attuali, da parte di chi, dopo aver chiesto (e ottenuto) con ogni mezzo l'azzeramento della giunta, unicamente finalizzato ad estromettere dallo scenario soggetti politici che hanno conseguito utili risultato per Capo d'Orlando, sottace invece ampie divergenze interne al gruppo federato per l'occupazione di posti nell'esecutivo. È assurdo che si tenti di scaricare le proprie responsabilità su chi, come noi, con ogni mezzo, ha chiesto a viva voce l'apertura di un tavolo di trattative per discutere di programmi e di soggetti politici che devono attuarli. Restiamo comunque disponibili a sostenere il progetto politico “per Capo d'Orlando”, ribadiamo la nostra disponibilità al confronto e assicuriamo comunque il nostro apporto per dare una amministrazione stabile al nostro paese».
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