Vertical Vision questa sera a Capo d'Orlando CANTU’ – Molto pericoloso questo turno infrasettimanale per la Verical Vision che ieri nel primo pomeriggio è partita alla volta di Capo d’Orlando dove questa sera, ore 20.30, affronterà la formazione locale dell’Upea del presidente Enzo Sindoni, una neopromossa (il comune di serie A più piccolo d’Europa) che lo scorso anno ha sbancato la LegaDue e quest’anno, per la prima volta in A1, punta ad ottenere una salvezza che avrebbe del miracoloso. In realtà, però, la formazione costruita da coach Giovanni Perdichizzi non è poi così male, anzi, darà fastidio a molte, soprattutto al PalaFantozzi, pallone da circa 3.000 posti, senza tribune sui lati corti del campo, con il tifo che in pratica si trova a bordo campo e fornisce alla squadra quella marcia in più che tornerà utile per centrare gli obiettivi stagionali. La prova è arrivata domenica quando è arrivata la prima vittoria in serie A ai danni della malcapitata Livorno che ha subito per tutti i 40’ di gioco. La Vertical Vision è dunque avvertita. Questa sera avrà di fronte una formazione che per di più ruota principalmente sette uomini. In cabina di regia c’è il talentuoso playmaker americano, 24enne, Marque Perry, grande penetratore e giocatore capace di segnare 18 punti a sera in queste prime tre uscite. Al suo fianco l’ormai esperto Keith Carter, tiratore bianco che la massima serie l’ha già assaporata nelle ultime due stagioni con Napoli e Teramo. Si tratta del secondo realizzatore dei siciliani con 14 ad allacciata di scarpe ed il 50% da oltre l’arco con ben sei tentativi di media a sera. Brad Traina, non ancora al meglio della forma, è giocatore versatile, capace di catturare rimbalzi, colpire da tre punti sugli scarichi e mettere il proprio fisico per andare in avvicinamento. La sorpresa è sicuramente questo Oluoma Nnamaka, svedese di 2 metri per 100 kg capace di catturare ben 17 rimbalzi nella gara contro Livorno e di viaggiare ad 11 di media a sera. Sotto canestro i minuti di centro se li dividono quasi equamente il “Leone di Manchester”, Mike Bernard, ed il greco Dusan Jelic, gigante di 2.11 già visto ad Avellino. Bernard può offrire più dinamicità ed atletismo, Jelic maggior intimidazione. Il cambio del playmaker è l’ordinato Mats Levin, anch’esso come Bernard ex canturino. Per lui pochissimi minuti (6’ di media) alle spalle di Perry. Kristaps Janicenoks è invece un’ala piccola lettone, 22enne, più che altro propenso al tiro da oltre l’arco dei sogni. In attesa della miglior condizione di Traina si tratta di un ottimo cambio. L'ultimo uomo ad entrare, anche se per poco, nelle rotazioni, è il lungo italo americano Phil Ramelli, 24enne di 2.09, giocatore controllato dalla Fortitudo. Poi tre atleti che ancora non sono riusciti a vedere il campo. Il playmaker italo argentino di Bahia Blanca, Juan Manuel Fabi, l’ala forte 23enne Sanijn Kastmiler e la guardia Giampaolo Valenti.
UPEA CAPO D’ORLANDO 04 Levin 05 Valenti 06 Bernard 07 Nnamaka 08 Janicenoks 09 Fabi 12 Kastmiler 13 Jelic 14 Carter 15 Perry 16 Ramelli 18 Traina All. Perdichizzi
VERTICAL VISION CANTU’ 04 Jurak 05 Johnson 07 Stewart 08 Jones 09 Barrett 11 Gay 12 Mazzarino 15 Michelori 18 Zorzolo 19 Squarcina All. Sacripanti
PalaFantozzi, ore 20.30 Arbitri: Cerebuch, Pozzana, Di Modica.
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