Capo d'Orlando La richiesta per l'ammissione allo status di città Promozione in vista? Il dossier sarà discusso il 3 novembre.
Il prossimo anno Capo d'Orlando potrebbe fregiarsi ufficialmente del titolo di città, con tutti i benefici che tale appellativo comporta. I consiglieri comunali promotori dell'iniziativa, che darà a Capo d'Orlando lustro e maggiore visibilità, ci contano proprio e così attendono con fiducia il responso dell'aula consiliare dove la richiesta ai Ministeri competenti approderà il prossimo 3 novembre. E sarebbe un passo da gigante quello che Capo d'Orlando farebbe se la richiesta, così come si spera, venisse approvata dai vertici istituzionali dello Stato. Non sono passati neanche ottanta anni da quando nel 1925 Capo d'Orlando, allora piccolo borgo marinaro di Naso, ottenne l'autonomia. Da allora il cammino della piccola contrada fu veloce e rapido tanto che oggi con i suoi quasi 14.000 abitanti si posiziona tra le prime quattro città della provincia per abitanti. Il dossier a supporto della richiesta, preparato dal comitato dei festeggiamenti degli ottant'anni di Capo d'Orlando (consiglieri Michele Reale e Sergio Sirna in testa con l'apporto del segretario generale Pino Librizzi) dovrebbe avere, a detta dei promotori, valide chances. Quello del 3 novembre sarà il primo consiglio comunale di “routine” dopo quello che ha ospitato un evento eccezionale anche se istituzionale come la mozione di sfiducia al sindaco (fallita per un solo voto). L'appuntamento comunque sarà bissato da un altro consiglio comunale che si svolgerà il 15 dello stesso mese. Due consigli finalizzati anche ad evitare l'arrivo di altri commissari ad acta dopo quello evitato in extremis per il Prg e quello già ospitato per il piano triennale opere pubbliche che, a tempo di record, ha già esitato il suo compito con il varo del programma non approvato dal Consiglio. Programma annuale 2004 e riequilibrio dello strumento contabile 2005, questi gli argomenti che se non approvati immediatamente potrebbero dare l'imput all'assessorato regionale Enti locali per le nomine dei commissari. La prima seduta del 3 novembre prevede, oltre alla trattazione del riequilibrio del bilancio e della richiesta del titolo di città, anche una variazione dello strumento contabile per nuove entrate, l'approvazione del regolamento delle consulte comunali e la localizzazione delle aree di edilizia sociale. Argomenti che potrebbero infiammare nuovamente gli animi dei consiglieri comunali saranno invece quelli all'ordine del giorno del 15 novembre. Si tratta dell'approvazione del consuntivo (termine ultimo per l'approvazione il 30 giugno scorso), l'elezione del difensore civico e la vendita dei terreni del bosco di Amola. Proprio quest'ultimo argomento diede il via nel giugno del 2004 alla fuoriuscita, dall'allora maggioranza che appoggiava il sindaco, di parecchi consiglieri comunali prima affluiti nelle file degli indipendenti e poi passati all'opposizione. Un dietrofront così determinato tanto da indurli a firmare insieme alla minoranza (poi con il loro apporto numerico diventata maggioranza consiliare), la mozione di sfiducia al primo cittadino. La convocazione dei due consigli giunge in un momento delicatissimo per il futuro del sindaco Massimo Carrello, alla ricerca di una giunta di salute pubblica che prenda il posto di quella azzerata da tempo e che convinca la maggioranza a lui avversa ancora determinata a sfiduciarlo.
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