Siena, continua la fuga Milano soffre in casa contro Capo d’Orlando Siamo soltanto al quinto giro di lancette, è già sembra suonare l’ora della Montepaschi Siena, che superando la Snaidero (92-72) batte il tempo della fuga solitaria. Siena, che è già la difesa più arcigna del campionato (65 di media subiti), adesso si mette a far girare vorticosamente anche la ruota offensiva, con perfetta distribuzione delle competenze e delle responsabilità, con cinque uomini in doppia cifra (Boisa 10, Nicola ed Hamilton 11, Pecile 12, Kaukenas 16). È questo che all’inizio del cammino conta di più: chi prima e meglio raggiunge gli equilibri interni. È in questa direzione che si è mossa Cantù, con cinque giocatori in doppia cifra contro Avellino; è in questa direzione invece che Milano lascia ancora molti dubbi. L’Armani (senza Blair, botta al ginocchio) ha sofferto e lottato alla morte per ridurre al silenzio il canto delle sirene di Capo d’Orlando (103-94). Quasi sempre ad inseguire, fino all’intervallo (48-48), l’Olimpia ha vinto solo e soltanto con il tiro da tre punti, scatenando il diluvio nella ripresa, con un tremendo 6/6 durante il terzo quarto (2/2 Vukcevic e 4/4 Calabria): in tutto il secondo tempo Milano ha segnato la miseria di 6 punti dentro l’area. Il tiro pesante, si sa, alza il punteggio, contro Capo d’Orlando è bastato, ma quello che pesa veramente, come incognita sul futuro, sono i 94 punti subiti in casa, e una bacchetta da direttore d’orchestra che ancora manca (vedi inserimento ancora incompleto di Bulleri). La giornata ha regalato anche la gioia di un’immensa speranza: vedendo Andrea Bargnani (25 punti in 24’, 6/7 da 2, 4/4 da tre) distruggere Roma (89-72) segnando in tutti i modi e da tutte le posizioni, far scivolare i suoi 211 cm con l’agilità di una guardia, perché non potremmo sognare di avere anche noi il nostro Nowitzki? Altro giro e altro regalo, quello dell’autentico suicidio della Fortitudo a Napoli dopo un supplementare nell’anticipo del sabato pomeriggio: la cosa è sfiziosa, perché permette alla Virtus (vittoriosa su Reggio Calabria 92-68, con la stella di David Bluthental a brillare con 26 punti) il primo sorpasso cittadino, dopo i due anni di purgatorio in LegaDue.
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