L'Upea mette paura all'Armani Trascinati da Perry e Carter i paladini menano le danze fino all'intervallo, poi Milano fa valere la maggiore classe.
Sconfitta con onore nella missione impossibile per l'Orlandina di coach Perdichizzi. Davanti ad un'Armani Jeans certamente più attrezzata per scalare le alte vette del ranking di questo campionato, i siciliani hanno avuto buone cose dai soliti Perry con 21 punti e 6 rimbalzi e Carter (23 punti e 27 di valutazione) nonché un buon sostegno dai tifosi giunti sotto la Madonnina in buon numero, ma non sono riusciti a contenere una Milano più tonica ed aggressiva in difesa, nonché più lucida ed organizzata in attacco grazie alle maggiori rotazioni che Lino Lardo ha a disposizione rispetto al collega siciliano. In avvio di gara è l'artiglieria leggera a cannoneggiare: Calabria, Perry, Shumpert e Carter colpiscono dall'arco per il 7-10 iniziale, l'unico non in palla è Jelic che si fa pescare due volte in fallo e si siede in panca, non prima però di avere firmato il 2+1 del 10-13 poi imitato da Perry per il 10-15. Milano trova pochi sbocchi sottocanestro per l'assenza di Blair ma continua a colpire da lontano, questa volta con Vukcevic, e mette la testa avanti sul 22-19 dopo 8' di gioco proprio quando Bernard, in campo per Jelic, si fa pescare nella terza penalità in un'Upea che riesce comunque a tornare avanti e chiudere a suo favore il primo parziale sul 24-26 con 7 punti di Carter e e 6 di Jelic. Milano sente la buona vena dei siciliani e si innervosisce: Coldebella che prima impatta a quota 26 e poi si becca un tecnico, ed è un peccato che Jelic si autoelimini con il terzo fallo dopo 2' (sostituito da Ramelli, anche lui però caricato da falli da Fajardo) in un momento in cui Perry si mette a fare il “Bullo”, anzi a mangiarselo correndo in campo aperto, segnando e dando assist che portano l'orlandina sul 35-40 a 4' dal riposo lungo. Fajardo impazza nell'area colorata e con l'aiuto di Shumpert ricuce e sorpassa (42-40 al 7') in un finale che Levin e Janicenoks da una parte e Fajardo e Cavaliero dall'altra chiudono in parità a quota 48 in una gara dagli alti ritmi e dalle difese non insuperabili, in cui spiccano gli 11 punti di Perry ed i 9 di Carter ma anche il 10+12 di Fajardo che insieme agli altri lunghi milanesi mette nei guai Perdichizzi. Alla ripresa della partita l'Armani cerca di dare uno scossone alla gara con i punti di Fajardo e Calabria da 3, ma i siciliani ribattono colpo su colpo dimostrando carattere e nervi saldi anche di fronte ad una “grande” del nostro basket, lavorando di squadra e trovando buone conclusioni in attacco con Carter e Perry; poco oltre la metà del quarto, però, lo scossone arriva tremendo con due bombe di Calabria ed una di Vukcevic per il 69-60 cui risponde ancora Carter, ma il Dante milanese colpisce ancora dall'arco e questa volta è Janicenoks a tenere viva la fiamma siciliana su cui l'attacco milanese soffia come lo scirocco raggiungendo il +10 ancora dai 6,25 con Vukcevic prima che un ingenuo fallo di Bulleri regali i 3 liberi del 78-71 a Nnamaka con cui si chiude la terza frazione. Milano ritrova subito il +10 in apertura della frazione conclusiva ed è chiaro che si gioca la partita in attacco, dove la difesa siciliana non riesce a contenere l'alternarsi di soluzioni offensive milanesi che costruiscono un parziale di 9-2 per il 93-80 che non lascia porte aperte ad un nuovo possibile recupero dell'Orlandina. Che ci prova, in verità, ancora con Perry e Janicenoks, ma l'attacco lombardo è dilagante e raggiunge in chiusura quota 100 con Dusan Vuckcevic quando ormai l'Upea è sulle gambe, vinta dalla stanchezza e dal ritmo imposto dall'Armani Jeans Ciò non toglie che il carattere e la grinta dimostrate la fanno comunque uscire sotto gli applausi del proprio pubblico, che danno fiducia anche in vista del primo friday night della stagione in cui i siciliani si giocheranno punti pesanti contro la Snaidero Udine.
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