Lotta alle tossicodipendenze - Un centro d'ascolto
CAPO D'ORLANDO – “Genitori non si nasce” è il titolo di una serie di conferenze in corso di svolgimento nel salone Cristo Re di capo d'Orlando, con appuntamenti settimanali al venerdì. Questa sera, dopo aver affrontato problematiche legate al mondo giovanile e al difficile rapporto tra genitori e figli, tra solitudini ed insicurezze, alle ore 21, sempre nel salone Cristo Re, verrà presentato ufficialmente alla stampa ed ai cittadini, il “Centro di ascolto familiare”. L'importante presidio socio culturale, socio assistenziale e socio sanitario, promosso dall'associazione di solidarietà familiare onlus, no profit, “La nuova famiglia”, nasce in collaborazione con la Provincia regionale di Messina e il parroco mons. Vittorio Casella che, per primo, diversi anni fa, sollevò il problema della tossicodipendenza a Capo d'Orlando. Mons. Casella, vicario del vescovo della diocesi di Patti per la zona pastorale orlandina, sostiene che la droga presente nel nostro territorio rappresenta un segno di disagio e un campanello d'allarme. Per passare dalle molte parole ai fatti concreti, padre Casella, ha messo a disposizione dell'associazione “La nuova famiglia”, per il centro di ascolto, la sede all'interno della nuovissima struttura di via del fanciullo, inaugurata il mese scorso e adibita a centro famiglia. L'approccio con gli operatori del centro può avvenire direttamente ogni giorno, da lunedì a sabato, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 20,30 alle ore 21,30; oppure tramite telefono o prenotazione on line, collegandosi al sito dell'associazione: www.nuovafamiglia.org . Il vice presidente del consiglio provinciale, dottor Renato Mangano, ha dichiarato: «adesso, a Capo d'Orlando, la lotta alla droga e all'alcool sarà possibile condurla attraverso una struttura stabile di prevenzione, assistenza e sostegno» .Aggiunge il presidente del sodalizio, Franco Spaticchia, alias frate sole, «il centro di ascolto è divenuto una realtà. Esso, non si occuperà soltanto di tossicodipendenza o di alcoolismo ma anche delle difficoltà della coppia e delle condizioni di disagio vissute dalla famiglia o dai suoi singoli componenti. Il centro si avvarrà della competenza e della professionalità di esperti ed opererà in collaborazione con strutture pubbliche e private di accoglienza e di assistenza». |