Capo d'Orlando Ci sono voluti ben cinquanta giorni di trattative per varare il Carrello-bis Finalmente la nuova Giunta. Antillo, Petrelli, Villa, Rando, Vita, Minissale e Castano gli assessori.
Il primo cittadino di Capo d'Orlando, Massimo Carrello, vara la sua seconda giunta ma perde un altro prezioso alleato, Alleanza Nazionale. Lo scontro tra Carrello e il partito di Fini era nell'aria da parecchio tempo, e esattamente da quando voci di corridoio davano per scontata la formazione di un esecutivo che Salvatore Mantineo, coordinatore di An, giudicava non funzionale alla riconquista della maggioranza in Consiglio comunale. A nulla quindi è valso il comunicato stampa di An che poche ore prima dell'ufficializzazione del Carrello-bis, tentava di indurre il sindaco a rivedere le sue scelte. Questa la composizione della nuova giunta che ha già giurato nelle mani del sindaco. Carmelo Antillo, ex primo cittadino nei primi anni 90, già designato vice sindaco; Diego Petrelli medico dentista; Angelo Santaromita Villa, dirigente scolastico dell'istituto tecnico “Merendino” di Capo d'Orlando; Mariella Rando, docente di lettere presso lo stesso istituto; Giuseppe Vita, medico e già ufficiale sanitario della città; Salvatore Minissale, funzionario comunale in pensione e già ragioniere capo del comune paladino; Enzo Castano, geometra e consigliere comunale dal 1994 al 1998 nella lista che si rifaceva al primo cittadino di allora Enzo Sindoni. Nei prossimi giorni il sindaco Massimo Carrello, attribuirà le deleghe che, viste le competenze degli assessori non è difficile ipotizzare. Così ad Angelo Santaromita Villa, toccherebbe l'assessorato alla Pubblica Istruzione, al dottor Giuseppe Vita, quello alla Sanità; al rag. Salvatore Minissale, il Bilancio; al geom. Enzo Castano lo Sport. Con l'abbandono di Allenza nazionale che si posiziona tra gli indipendenti, ufficialmente rimangono in quattro i consiglieri comunali fedeli al sindaco, altrettanti gli indipendenti ( i tre di An e Fernando Biscuso) e dodici gli oppositori. Dicevamo ufficialmente poiché anche tra i quattro consiglieri vicini a Carrello i fermenti di contestazione non mancano e sembra che il feeling che legava Aurelio Mirabelli, l'unico sopravvissuto della lista che si rifà al sindaco, si sia incrinato. Una situazione quindi insostenibile quella che vede protagonista il sindaco e che porrebbe le basi per una nuova mozione di sfiducia dopo quella del tre ottobre fallita per un solo voto. Ma il condizionale è d'obbligo poiché la nuova giunta, secondo molti, anche se giudicata non funzionale alla riconquista della maggioranza, avrebbe la capacità di tamponare ulteriori tentativi di mozione di sfiducia grazie alle vicinanze politiche con elementi dell'opposizione. Strategie queste che pur non garantendo la maggioranza nel Consesso non consentirebbe alle forze ostili al sindaco di raggiungere il quorum necessario alla sfiducia. Soprattutto al neo vicesindaco Carmelo Antillo vengono riconosciute doti politiche e di mediazione non comuni . Tra l'altro sembrerebbe che la posizione di Alleanza Nazionale, espressa dal suo coordinatore, non sia condivisa da tutti i consiglieri comunali presenti nel Consiglio comunale.
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