BAsket Seire A: UPEA Oggi si decide sul debutto di Praskevicius
Si deciderà stamane se l'Upea potrà utilizzare Virginijus Praskevicius venerdì sera nel “derby del Sud” contro la Viola. Come noto il lungo lituano, una settimana fa, non appena effettuato il suo primo allenamento con i nuovi compagni aveva accusato una distrazione ai gemelli. Al provino ci sarà il responsabile sanitario della società Sabatino Carianni. «La risonanza magnetica alla quale abbiamo sottoposto il giocatore – afferma il medico sociale – ha dato esito positivo per il giocatore. Adesso attendiamo il provino decisivo ma siamo fiduciosi anche perché lo stesso direttore generale Venza mi ha chiamato per dirmi che l'atleta si è allenato senza problemi». Ieri la squadra è tornata ad allenarsi in vista della delicata sfida con la Viola, una partita simile a quella poi vinta ad Avellino con i reggini che devono vincere per riscattare le ultime cinque sconfitte subite di fila ed i biancazzurri che vogliono aggiudicarsi un altro scontro salvezza dopo quelli vinti con gli irpini e Livorno. Chi invita ad avere fiducia e, soprattutto, pazienza è Marque Perry, salito al settimo posto nella classifica dei marcatori con i 29 punti infilati domenica nel canestro di Biella. «Ripeto quanto già detto dal presidente e dall'allenatore – afferma il play di Chicago –. Noi ci stiamo allenando insieme da poche settimane e questo nuoce parecchio quando si deve allestire una squadra nuova. Per la frenesia di vincere, poi, facciamo errori di concentrazione come perdere un rimbalzo facile o sciupare una palla. Alla fine della partita che abbiamo perso contro Biella il nostro capitano, Keith Carter, mi ha detto che quando saremo amalgamati meglio e vinceremo due gare di fila non ci fermerà più nessuno». – Perché Perry dall'Eurolega è sbarcato a Capo d'Orlando? «Per provare un'esperienza importante in un campionato difficile. Misurarmi con tanti campioni a 24 anni è fondamentale per il mio futuro». – Le tue ambizioni in questa stagione? «Vi sembrerà strano, qua tutti parlano di salvezza ma io credo che non ci saranno problemi. Sono convinto che questa Orlandina potrà andare lontano: io sogno di disputare i play-off e farò di tutto per accontentare questi straordinari tifosi». Quasi 35' di utilizzo, 144 punti (18 di media), 45,6% da due, 34,5% da tre, 91,4% dalla lunetta, 4 rimbalzi, 3,3 palle perse e 2,3 recuperate, 2,8 assist, 16,1 di valutazione. Queste le sue cifre. – Il tuo impatto con la serie A è stato buono. «Devo migliorare, però, come tutta la squadra. Non bisogna dimenticare che si vince e si perde tutti insieme». – Il tuo sogno nel cassetto? «Dopo avere indossato la maglia della nazionale Usa spero di tornare un giorno nella mia Chicago e giocare con i Bulls, la squadra Nba della mia città». In vista della partita di Reggio Calabria, malgrado la diretta su Sky, i “White Blue Capo” si stanno mobilitando con l'allestimento almeno di un pullman ma saranno tanti i tifosi che raggiungeranno la città dello Stretto con i mezzi privati. Per la cronaca l'ultima “invasione” a Reggio avvenne il 13 maggio 1984, nell'allora gara-due della finale play-off di C2. Allo “Scatolone” oltre 500 furono i sostenitori giunti da Capo d'Orlando per la partita contro il Cap Reggio. Vinse il Cap ma i biancazzurri furono promossi in C1 nella “bella”. Altro basket, altri tempi.
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