Basket: il ds della Viola spiega il momento no della squadra
“La quinta sconfitta consecutiva apre una parentesi in cui ritengo sia necessaria una riflessione che non deve indurre a considerazioni semplicistiche proprio perchè queste ultime renderebbero il momento ancora più difficile di quello che realmente è”. Lo sottolinea il d.s della Viola Sandro Santoro. “Siamo, obiettivamente, - dice - in una situazione delicata in cui la partita contro Capo d’Orlando potrebbe assumere un’importanza vitale per il prosieguo del nostro campionato. Tutto ciò è vero ma sino ad un certo punto, poiché, se andiamo ad analizzare una per una le ultime cinque partite, non credo che la Viola, fatta eccezione per le gare contro Siena e Cantù, abbia demeritato per quanto espresso sul campo. Certo è - evidenza il d.s. neroarancio - che ci sarà da lavorare su alcuni aspetti che, pur esulando dall’encomiabile impegno e dal sacrificio di tutti gli addetti, hanno rappresentato le cause delle sconfitte immeritate contro Virtus Bologna, Reggio Emilia e Roma. Infatti il gioco espresso in tutte e tre le gare non solo mi ha soddisfatto ma, nel suo complesso, mi autorizza ad avere fiducia nell’immediato futuro pur nella consapevolezza che non si possono concedere all’avversario troppi palloni persi ed altrettanti errori dalla lunetta. Tali aspetti negativi sono tutti da ricondurre a quel tasso di gioventù presente in squadra. Ma - aggiunge Santoro - nello sport non è consentito piangersi addosso, bisogna guardare avanti con determinazione, senza lasciarsi prendere dall’ansia o dalla preoccupazione, e soprattutto con la fiducia nel gruppo, elemento che, sono convinto, possa giovare al singolo. Per tutti questi aspetti il derby contro Capo d’Orlando assume apparentemente l’importanza di una partita spareggio, nonostante il campionato sia ancora molto lungo. Una nostra prestazione positiva, in termini di risultati, può, senza dubbio, farci invertire la nostra rotta e la squadra, sono convinti potrà tornare ad essere quella frizzante della prime partite. Perchè ciò accada abbiamo bisogno di sfruttare al meglio il fattore campo, abbiamo bisogno del sostegno onnipresente del nostro pubblico e della carica emotiva dei club organizzati, termometro imprescindibile del “Palacalafiore”. A questi ultimi chiedo comprensione per il momento delicato che stiamo vivendo pur consapevole delle aspettative che ognuno di noi, ragionevolmente, si è fatto. Abbiamo sempre sottolineato che ci sarebbe stato da soffrire, forse la vittoria contro Treviso in casa ed a Roseto hanno passionalmente indotto a pensare che potesse essere più facile; oggi non è così e, credetemi, mai lo sarà. Credo sia giunto il momento di riprendere a lottare, magari tutti insieme, per la Viola e la sua gente. L’obiettivo finale - conclude Sandro Santoro - lo determineremo al momento opportuno e, com’è sempre accaduto, lo faremo ancora una volta tutti assieme”. |