Sfida-salvezza emozionante La “chiave” è sul perimetro
Dopo la fugace apparizione due anni fa di Viola e Pallacanestro Messina, stasera la gloriosa società reggina e un'altra squadra messinese, l'Upea di Capo d'Orlando, daranno vita nella massima serie a un un nuovo derby del Sud che si annuncia vibrante, ricco di pathos, incerto (a bocce ferme) per quanto riguarda l'esito. Alle 20.30 importerà poco che la classifica, per entrambe, si presenta in questo momento inferiore alle attese, con diverse occasioni fallite e soli quattro punti conquistati (una vittoria in casa, una in trasferta) che collocano neroarancio e biancazzurri ai limiti della zona-pericolo. Il bello della prima volta è sinonimo di emozioni, spettacolo, curiosità e soprattutto passione sulle tribune del “Pentimele” dove è atteso il grande pubblico (si punta a 5000 presenze), con molti tifosi provienienti da Capo d'Orlando. La tradizione, con oltre un ventennio di serie A, a confronto con la matricola, che rappresenta la cittadina più piccola del basket di vertice europeo. Una girandola di brividi nel segno degli identici problemi strutturali: la poca efficacia sotto canestro, la mancanza di reattività a rimbalzo e nella difesa sui lunghi avversari. Se debutterà l'esperto lituano Virginio Praskevicius, l'Orlandina aumenterà la sua consistenza in area, anche se la “chiave” della sfida resta sul perimetro con tanti uomini in grado di fare la differenza con classe, “uno contro uno”, tiro da tre, capacità di subire fallo. Certo, un po' tremeranno le gambe. La Viola è reduce da cinque sconfitte consecutive dopo il promettente avvio, Capo d'Orlando ha perso troppe volte in casa sprecando in particolare due jolly contro Udine e Biella che l'avrebbero potuta issare a quota 8. Anche se la classifica dice che è già una sfida-salvezza, reggini e messinesi hanno le potenzialità per rilanciarsi in poche settimane e disputare una stagione serena in grado di divertire il grande pubblico che li sospinge. I protagonisti del derby, secondo noi, potrebbero essere Vincent Yarbrough da un lato e Kristaps Janicenoks dall'altro. L'americano, ex Messina, ha il talento e la forza per segnare spesso 30 punti e la gara odierna potrebbe esaltarlo. Il lettore non è più una rivelazione. È solido, ha coraggio, mani di velluto e merita di prendere più iniziative, di essere un terminale fondamentale del gioco biancazzurro. Viola-Upea vale quindi già doppio, nella consapevolezza che chi perderà dovrà comunque guardare al futuro con fiducia.
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