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Gazzetta del Sud - lunedì 21 novembre 2005 at 09:00
Upea, il magic moment di coach Perdichizzi Il tecnico barcellonese si gode la vittoria di Reggio Calabria, ma invita tutti a tenere i piedi per terra. Le sue mosse hanno deciso il derby: «Abbiamo voglia e carattere».

Il meritato riposo del grande condottiero. È stata una domenica tranquilla per coach Giovanni Perdichizzi, la guida di un gruppo nuovo che sta cementando, a poco a poco, a sua immagine e somiglianza con quelle doti, grinta e carattere, necessarie per approdare alla salvezza e che tanto piacciono al presidente Enzo Sindoni. Dal luglio 2004 a Capo d'Orlando, una straordinaria, irripetibile promozione conseguita lo scorso anno, 39 partite ufficiali alla guida tecnica dell'Orlandina con 30 vittorie e 9 sconfitte, Perdichizzi torna, con un'analisi a freddo, sul vittorioso derby del Sud di Reggio. «Sulla buona prestazione della squadra – dice il tecnico barcellonese – non avevo dubbi. Ripeto che, arrivati a metà del girone di andata, non abbiamo preso “imbarcate” ma sempre distacchi minimi nelle sei sconfitte che abbiamo subito. Anzi, tre di queste non si sono tramutate in altrettante vittorie per non essere riusciti a segnare con l'ultimo possesso. Sapevamo le difficoltà che a Reggio avremmo incontrato da una Viola vogliosa di vincere visto che era reduce da cinque sconfitte consecutive. Avevamo preparato la partita in tutti i particolari e siamo riusciti ad attuare una difesa forte sui loro esterni, comportandoci bene anche in quel settore, i rimbalzi, che era stato il nostro tallone d'Achille sinora».
- Il fatto di avere vinto ad Avellino e al Pala Calafiore con gli avversari che vi avevano raggiunto dopo che avevate dilapidato grossi vantaggi cosa dimostra, considerato che i due successi sono giunti negli ultimi minuti? «Che questo gruppo nuovo ha carattere, determinazione e voglia di vincere». I magici time-out di Reggio sono risultati le chiavi del successo per l'Upea, con Perdichizzi che ha saputo distribuire i ruoli difensivi ordinando la spendita dei falli necessari per bloccare le bocche da fuoco reggine. Guyton e Yarbrough, nel secondo tempo, avevano infatti riportato sotto la Viola. Ottima anche la decisione di concedere un minutaggio maggiore a Levin che, seppur lento in fase propositiva, ha saputo dare ordine e fatto girare la squadra. Eccellente la distribuzione dell'impiego di questo Phil Ramelli, ormai una splendida realtà, utilissimo per le rotazioni. E adesso si lavora in attesa di un'altra grande sfida, quella di sabato sera (ore 20,45) al Pala Fantozzi contro la Lottomatica Roma che ieri ha sbancato il parquet di Biella. Perdichizzi avrà un'arma in più a disposizione: l'attesissimo Virginijus Praskevicius. «Sicuramente farà parte della squadra – dice il tecnico paladino – fisicamente è a posto e ci potrà dare minuti di qualità. Ieri sera, malgrado la domenica di riposo, il lungo lituano si è allenato insieme a Fabi, Kastmiler, Ramelli e Nnamaka sotto la guida del preparatore atletico Pippo Ferrarotto e dell'assistente Ugo Ducarello per velocizzare il suo processo di inserimento negli schemi». Perdichizzi non si sbilancia su chi resterà fuori tra i quattro comunitari (Janicenoks è un discorso a parte) anche se resta Bernard l'“indiziato” maggiore. Il coach, osannato dai tifosi al termine del derby di venerdì, torna sul campionato. «È affascinante, tosto, bellissimo, è la serie A. E noi siamo fieri ed orgogliosi di esserci. Abbiamo conquistato questa possibilità grazie al fantastico torneo dello scorso anno che resterà nella storia di questa gloriosa società ma che invito, per l'ennesima volta, a ricordare ma non a confrontarlo con la Lega A. Questo è un'altro torneo, noi abbiamo un gruppo diverso, le squadre e gli avversari sono diversi. Siamo sempre nel mezzo di quelle sei-sette compagini che lotteranno sino alla fine per evitare i due posti che significano retrocessione. Continueremo a lavorare con intensità e tanta voglia – conclude Perdichizzi – per raggiungere questo obiettivo».

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