Serie A Dopo il successo nel derby, i paladini si preparano alla sfida di sabato contro la Lottomatica di Bodiroga e Trent L'Upea non alza il piede dall'acceleratore
Il punto del direttore. Diego Pastori si dichiara soddisfatto del cammino dell'Upea sin qui anche se con un pizzico di rammarico per qualche punto in più che poteva starci, anticipa che sarà coach Perdichizzi a stabilire chi dovrà restare fuori tra i lunghi comunitari per fare spazio a Praskevicius e non esclude qualche ulteriore intervento di mercato in futuro se dovesse rendersi necessario. «Secondo me – dice il direttore sportivo dell'Upea – abbiamo vinto tre partite contro altrettante squadre contro le quali dovremo lottare per salvarci. Soprattutto credo che i successi che abbiamo conseguito ad Avellino e a Reggio Calabria abbiano una importanza capitale. Per fare un primo resoconto su queste prime nove partite di campionato forse potremmo recriminare su un paio di punti in più che, sicuramente, non sarebbero stati demeritati. Mi riferisco alle sconfitte sul filo di lana che abbiamo subito contro Cantù e Udine dove avremmo potuto portare a casa il bottino pieno. Però siamo moderatamente soddisfatti, sappiamo che questo è un campionato durissimo, difficile, ben sapendo che, non appena sbagli una virgola, gli altri ti mettono subito un bel punto esclamativo. Quindi, la differenza sostanziale tra questo campionato e quello di Legadue sta nel fatto che nessuno ti perdona il minimo errore». – Adesso siete attesi da un ciclo di ferro a cominciare dalla Lottomatica Roma, di scena sabato al “Pala Fantozzi” e dove potete contare sul nuovo lungo Praskevicius. «Il ragazzo ha tanta voglia di lavorare, di entrare nel gruppo, di fare subito bene. Chiaramente non è facile perché credo che, prima di tutto, va inserito in un gruppo che lavora già da tempo e, quindi, ci vuole un pò di pazienza per l'inserimento. Contemporaneamente Praskevicius, dopo alcuni mesi in cui è rimasto fermo, ha bisogno di due-tre partite per prendere il ritmo giusto. Ed è vero che il nostro nuovo lungo è attesissimo da tutti ma è anche vero che pure Roma sabato sera disporrà di Gary Trent, un giocatore molto forte, una bella bestia fisicamente». – Pronostico chiuso? «No. Prevedo che sarà una battaglia e speriamo, con le nostre armi e l'aiuto del pubblico, di portare a casa una vittoria che sarebbe per noi importantissima». – Chi resterà fuori tra i comunitari in eccedenza per fare posto a Praskevicius: chi si accomoderà in tribuna o preparerà le valigie per andare via? «In settimana il nostro allenatore Perdichizzi avrà la possibilità di poter valutare chi, tra i comunitari del pacchetto dei lunghi rimarrà fuori. È chiaro che il lavoro in settimana potrà essere importante per questa decisione e che il coach valuterà la situazione in base anche alle caratteristiche della squadra che affronteremo. Non so se resterà fuori Nnamaka, Jelic o Bernard. È chiaro che nessuno dei cinque italiani si potrà toccare per rispettare il regolamento. Tutti, comunque, sono importanti per portare avanti questo progetto sul quale stiamo lavorando e bisognerà accettare l'esclusione che ci sarà, da parte di chi resterà fuori, pur con dispiacere perché tutti si stanno dimostrando delle ottime persone e vogliose di lavorare». – Più in là sarà possibile qualche ritocco in sede di mercato, magari per quel play-guardia italiano che sappia difendere bene come vorrebbe Perdichizzi? «In questo momento stiamo facendo, tutto sommato, il campionato che pensavamo di fare. Sappiamo che ci sarà da soffrire e dobbiamo inserire un nuovo giocatore che la squadra deve ancora metabolizzare. Per ora non ci sono altri movimenti in corso. Come tutte le società teniamo sott'occhio il mercato, per un infortunio o un cambiamento di strategia che potrebbe accadere a seconda della situazione di classifica».
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