Serie A A Capo d'Orlando cresce l'attesa per la sfida di domani alla Lottomatica di Bodiroga, i neroarancio a Teramo sognano la svolta. Upea contro il “mito”. Il serbo eletto tre volte miglior giocatore d'Europa
Seghetti e Ursi di Livorno, Lo Guzzo di Catanzaro. Ecco la terna che domani sera (“Pala Fantozzi”, ore 20,45) arbitrerà Upea Orlandina-Lottomatica Roma, valevole quale anticipo della decima giornata di campionato. Un match attesissimo nell'ambiente paladino e non solo (la prevendita sta andando a gonfie vele) e che vedrà, sul parquet del palasport di piazza Bontempo, un'autentica parata di stelle con una Virtus Roma che, guidata dalla scrivania dal general manager Roberto Brunamonti (grande play del passato della Virtus Bologna) e dalla panchina dal “santone” slavo Svetislav Pesic, è indicata tra le favorite per la conquista dello scudetto o, almeno, per andare a raggiungere un risultato già conseguito la scorsa stagione con la semifinale dei play-off. E nel motore di un gruppo già forte, il presidente Claudio Toti ha inserito Bodiroga e, recentemente, Gary Trent (fermo però da aprile e non al massimo della condizione) e l'utile rincalzo Marko Pesic, passaporto tedesco e figlio del coach. Tuttavia il cammino in campionato dell'ambiziosa società romana non è ancora quello desiderato dalla società con troppi alti e bassi: 10 punti, frutto di 5 vittorie e 4 sconfitte. Malgrado la presenza di grandi individualità, Roma non è ai primi posti in attacco (693 punti fatti, 77 di media e ottavo posto) anche se difende bene per come Pesic esige (695 punti subiti, 77,2, sesta difesa) rispetto all'Upea che ha segnato 725 punti (80,5, sesto attacco) subendone 745 (82,7, quindicesima difesa). Roma non primeggia nelle classifiche di squadra con il 45,8% nel totale dei tiri, il 50,7% da due, il 36,8% dall'arco e il 70,3% dalla lunetta con l'Orlandina che si fa preferire nel totale dei tiri (46,6%), da due (52,7%) e ai tiri liberi (73,2%) rimanendo sotto solo nelle triple (33,5%). Quindi una Upea che saprà attaccare potrebbe mettere in difficoltà la Lottomatica che ancora è alla ricerca della chimica giusta. La differenza, chiaramente, per gli ospiti la potranno fare i singoli tanto che Pesic può permettersi di schierare uno “starting-five” che, in attesa del pieno inserimento di Trent, è composto da Ilievski, Hawkins, Tusek, Bodiroga e Van den Spiegel lasciando partire dalla panchina giocatori del calibro di Sconocchini o del capitano Tonolli per non dire del nazionale Righetti sin qui addirittura poco utilizzato. Ciò significa, chiaramente, che il tecnico serbo ha nella manica tutte le rotazioni possibili rispetto al suo collega Perdichizzi il quale ultimo, comunque, potrà impiegare Praskevicius, atteso all'esordio anche se non è stato ancora deciso chi rimarrà fuori (resta Bernard l'indiziato maggiore). La presenza di Dejan Bodiroga a Capo d'Orlando è un'evento storico, un altro colpo, seppur indiretto, che il presidente Enzo Sindoni regala all'intera provincia di Messina. L'ex-ala di Trieste, Milano, Panathinaikos e Barcellona, tre volte miglior giocatore d'Europa, tre volte vincitore della Eurolega, campione d'Europa nel 2001 e campione del mondo con la Serbia nel 2002. Dal canto suo, l'Upea sa di non essere avvantaggiata dal pronostico ma giocherà in casa e ha dalla sua l'entusiasmo riacceso dopo l'exploit di Reggio Calabria.
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